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Bloomberg stende Telecom Italia: rete unica rischia stop da antitrust UE

Pubblicato 17.09.2020, 11:41
© Reuters.

Di Mauro Speranza

Investing.com – Prosegue gli scambi in rosso Telecom Italia (MI:TLIT), sottoperformando il Ftse Mib, dopo la notizia diffusa da Bloomberg circa possibili resistenze provenienti dall’Unione europea sul progetto di rete unica.

Le azioni Telecom Italia erano state fermate dalle contrattazioni dopo pochi minuti dall’apertura di Piazza Affari quando cedevano oltre il 7%. Tornate agli scambi, le azioni proseguono con un calo superiore al 2%, intorno quota 0,36 euro.

Il titolo cede sotto il colpo della notizia diffusa da Bloomberg che parla di un possibile braccio di ferro con l’antitrust europeo che potrebbe aver luogo sul progetto di rete unica nazionale a banda larga controllata dall’ex monopolista Telecom Italia.

Secondo fonti Bloomberg che hanno chiesto di non essere identificate, i funzionari della concorrenza dell'Unione europea guidati da Margrethe Vestager sono preoccupati dalla proposta di combinazione tra la rete fissa di Telecom Italia e la sua rivale Open Fiber SpA, più piccola e sostenuta dallo Stato, che creerebbe un monopolio, invertendo due decenni di deregolamentazione.

L'amministratore delegato di Telecom Italia, Luigi Gubitosi, ha insistito per un accordo con Open Fiber per mesi e ha chiarito che la società non cederà il controllo della rete una volta che diventerà il fornitore unico italiano di accesso alla banda larga su rete fissa.

Secondo un'altra persona esperta in materia, prosegue Bloomberg, Gubitosi ha in programma di progettare una serie completa di rimedi di corporate governance per garantire i diritti degli azionisti di minoranza

Interrogati sulla questione dal Bloomberg, i manager di Telecom Italia hanno rifiutato di commentare, mentre la Commissione europea ha dichiarato via email che "sta seguendo da vicino gli sviluppi", non fornendo ulteriori commenti.

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Il punto di vista dell'UE sarà importante in quanto potrebbe potenzialmente bloccare un accordo se mai sarà formalmente concordato, anche se entrambe le società hanno sede in Italia e il blocco pesa soprattutto sui legami transfrontalieri. L'UE ha spesso rifiutato di consentire alle autorità nazionali di rivedere gli accordi di telecomunicazione anche quando si trovano all'interno di un singolo paese.

Ultimi commenti

Se uno ""investe "" in Telecom società con un debito mostruoso e gestita nei decenni in modo dissennato poi non può lamentarsi con gli altri... Insomma saper leggere e1scrivere è la base...
Se la realtà è diversa da quella riportata da bloomberg, ci sarà qualcuno in Italia in grado di proteggere gli azionisti Telecom? È veramente vergognoso.
Non per difendere Telecom e i suoi azionisti, ma qui si tratta di vero e proprio A G G I O T A G G I O reato disciplinato dal codice civile e penale internazionale e  italiano. L'articolo 501: Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni
Un Elefante mantenuto dai maltrattati contribuenti.
perché ti risulta che Tim riceva contributi statali?
Perché due decenni di regolamentazione ha funzionato?
Era ora! Potesse fallire Telecom...
A parte il fatto che non potrebbe fallire per mille motivi, ma ammesso e non concesso fallisse, non saresti nemmeno più in grado di utilizzare Internet. Augurati piuttosto che qualcuno riesca prima o dopo liberarsi della spazzatura dell'esercito di  pseudo manager, amministratori, funzionari, veri parassiti da anni esistenti in Telecom. che pesano in modo scandaloso nei conti di questa azienda.
peter good come non darti ragione.
monopolio infrstrutturale? ma se son mesi che si va rimarcando il core della rete Tlc come ASSOLUTAMENTE controllabile dallo stato (come lo e in altre nazioni europee)... e se cosi deve essere dove sta il problema?... e essenziale che il controllo del CDA sia del governo non la compagine azionaria, ...credo
Eggia facciamo controllare telecom allo stato. Con alitalia è andata così bene!
 se per questo è andata da male in peggio quando da statale è diventata privata, vedi governo Prodi che nel 1997 decise di privatizzare l’azienda pubblica.Nel 1999 una cordata di imprenditori del Nord capeggiata da Roberto Colaninno e Emilio Gnutti.. Poi arrivò Marco Tronchetti Provera nel 2001. Il risultato oggi è davanti gli occhi di tutti. Dal 1999 a oggi i debiti sono aumentati esponenzialmente e sono passati dagli 8 miliardi del 1999 a oltre 24 miliardi attuali. Utili e dipendenti si sono più che dimezzati
che Zeus abbia pietà di noi e ci risparmi una prossima "Autostrade per l'Italia". 40 anni fa Sip era una azienda validissima. oggi è uno zombie / spettro......
Tronchetti
L’industria delle reti (trasporto stradale o ferroviario, comunicazione) somo forme di monopolio naturale....nel senso che è l’organizzazione economica più efficiente..cosa diversa invece dai mercati dei servizi prodotti dalle reti che andrebbero invece gestiti in regime di concorrenza...un altro cor...rotto all’Antitrust..olè..che bell’Europa!!!
Cioè, Bloomberg ha messo gli occhi su un titolo che fa 0,36 centesimi ad azione, che è già in acque agitate, e che ha una concorrenza spietata? Bullish!!!!
Telecom deve piantarla di fare la monopolista!!!
Ci godo!
Bravo ****
Si troverà un accordo altrimenti non ci sono fondi per sviluppare tecnologicamente questo Paese
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