Di Senad Karaahmetovic
La scorsa settimana, i clienti di Bank of America sono stati acquirenti netti di titoli statunitensi per la settima settimana di fila, con afflussi di 3,2 miliardi di dollari, secondo l’esperta di strategie Jill Carey Hall.
I clienti istituzionali hanno trainato l’attività di acquisto per la terza settimana di fila, mentre gli hedge fund sono tornati dalla parte long dopo aver venduto nella settimana prima. Interessante il fatto che i clienti retail abbiano venduto la settimana scorsa, la prima settimana in short in quasi due mesi.
“I clienti hanno comprato titoli in 6 degli 11 settori, con in testa Tech (settimo maggiore afflusso settimanale nei Tech nei nostri dati dal 2008) e Beni Voluttuari (afflusso settimanale maggiore nei nostri dati). I beni di consumo voluttuari sono solitamente un settore di inizio ciclo che ha una performance migliore nei cicli di allentamento della Fed, anche se la performance superiore per i titoli di servizi ai consumatori spesso inizia prima”, scrive in una nota Carey Hall.
I clienti hanno continuato ad allontanarsi dai settori difensivi, come sanità e beni di consumo, con i beni di consumo che hanno registrato il sesto livello più alto di flussi in uscita dal 2008. I clienti hanno comprato titoli energetici, mentre gli industriali hanno registrato la quarta settimana consecutiva di vendite.
Per Carey Hall, questi flussi suggeriscono che gli investitori credono che il rally in corso sia più l’inizio di un primo ciclo che semplicemente un rally del mercato orso.
Il sondaggio Global Fund Manager Survey (FMS) di Bank of America (NYSE:BAC) per il mese di agosto, inoltre, mostra che il sentiment resta ribassista “ma non più in modo apocalittico, con l’aumento delle speranze che gli shock di inflazione e tassi finiscano nei prossimi trimestri”.
“L’indicatore Bull & Bear di BofA resta “ribassista al massimo” 0 = nessuna inversione immediata del rally orso; ma noi restiamo orsi pazienti, prevediamo SPX sui 4328, con tassi in rialzo, profitti in ribasso”, scrive in una nota ai clienti il responsabile delle strategie di investimento Michael Hartnett.
Le allocazioni azionarie sono in salita dai “cupi” minimi di luglio, con gli investitori che si aspettano un’inflazione più bassa nei prossimi 12 mesi. Questo si riflette nei livelli di liquidità, scesi dal 6,1% di luglio al 5,7%.
Soprattutto, il sondaggio mostra che “importanti investitori FMS” si aspettano che i titoli growth registrino una performance superiore ai value nei prossimi 12 mesi.