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Borsa Milano chiude debole, giù Mps ma brilla Ubi, venduta Finmeccanica

Pubblicato 12.10.2015, 17:56
Aggiornato 12.10.2015, 17:59
© Reuters. La sede della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta in ribasso, appesantita dai bancari guidati da Mps mentre Ubi brilla in controtendenza sulla scia della trasformazione in Spa che apre le porte ad aggregazioni.

Più contenuti i cali delle altre borse europee, sostenute in particolare da Francoforte dove si registra un balzo delle utility sull'allentarsi dei timori per i costi del nucleare.

Le prese di beneficio sembrano comunque avere la meglio dopo il rally della scorsa settimana (+4% il bilancio del listino milanese), in una giornata borsistica che a livello globale risente della chiusura di Tokyo per festività e del Columbus Day negli Stati Uniti, con banche e obbligazionario fermi pur se Wall Street è operativa.

L'indice FTSE Mib chiude in ribasso dello 0,75%, l'Allshare dello 0,7%. Volumi nel finale per circa 2,3 miliardi di euro.

Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 scende dello 0,16% mentre il Dax strappa un +0,3% circa, con balzi importanti per E.On e Rwe dopo che il ministero dell'Economia ha detto sabato che gli operatori di impianti nucleari hanno accantonato a sufficienza per lo smantellamento. A Wall Street gli indici sono poco mossi.

UBI mette a segno un +1,5% nella prima seduta di borsa nella nuova veste di Spa dopo che l'assemblea di sabato ha approvato il nuovo statuto in largo anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla legge di riforma di fine 2016.

Negative le altre banche che a livello di settore si allinenano a quelle europee con un -0,6%. MPS lascia sul terreno il 3,7%.

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Tonica (+0,9%) FIAT CHRYSLER che si appresta a collocare il 10% di Ferrari a Wall Street intorno ai valori precedentemente indicati dall'AD Sergio Marchionne. Un broker sottolinea che la forchetta di prezzo è inferiore a quanto circolato di recente sulla stampa ma conferma la propria view positiva sul titolo Fca "che riteniamo possa beneficiare dallo spin off di Ferrari e del rilancio di opzioni di consolidamento del settore". In linea il settore auto europeo.

Pesantemente venduta FINMECCANICA che termina in ribasso del 3,8%. La lettera penalizza tutto il comparto aerospaziale del Vecchio continente dopo indiscrezioni stampa del weekend su un'inchiesta delle autorità europee sul mercato della manutenzione e dei servizi. I produttori di motori Rolls-Royce e Safran (PA:SAF), che hanno confermato di star compilando questionari spediti dalla Commissione a proposito di contratti nel settore dell'aviazione, accusano flessioni superiori al 4%. In rosso anche Thales e Bae Systems.

Pesante MEDIASET che con -3,3% estende le perdite di venerdì nel giorno in cui Goldman Sachs ha abbassato il prezzo obiettivo del titolo a 5,2 euro e ha tolto il titolo dalla propria "conviction buy list".

SAIPEM perde il 3% circa dopo che un giornale ha parlato di un aumento di capitale "nella parte alta della forchetta rumoreggiata nelle ultime settimane", come sottolinea un broker.

Tra i minori si segnala il rialzo a doppia cifra (+17%) di DMAIL.

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