MILANO (Reuters) - Piazza Affari termina la seduta odierna in lieve calo e senza una direzione precisa, in linea con le altre borse europee, in un clima di diffusa cautela dopo che Donald Trump ha ribadito la linea dura nelle relazioni commerciali con la Cina.
"Si è trattato di una giornata priva di spunti", sintetizza un broker.
L'indice FTSE Mib scende dello 0,43% dopo varie altalene sopra e sotto la parità, i volumi sull'azionario sfiorano i 2 miliardi di euro.
In Europa il FTSEurofirst 300 cede lo 0,19%.
Dopo la corsa di ieri l'indice delle banche chiude piatto oggi, con BPER (MI:EMII) in crescita del 3,51% e INTESA SP (MI:ISP) piatta e UNICREDIT (MI:CRDI) (-0,23%). Tonica BANCA GENERALI (MI:GASI) (+3,77%), mentre cede lo 0,93% BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED). Forti oscillazioni per CARIGE (MI:CRGI) (+5,88%) che risente del basso valore dell'azione.
SAIPEM (MI:SPMI) cede l'1,12% dopo il balzo della vigilia, anche se Exane Bnp Paribas (PA:BNPP) ha alzato oggi il giudizio a "outperform" da "neutral". Nel settore ENI (MI:ENI) cede 0,71%.
Le tensioni sul commercio internazionale pesano sul comparto auto europeo. FIAT CHRYSLER (MI:FCHA), piatta sui rumour di cessione di Comau, mentre la controllata FERRARI (NYSE:RACE) perde il 3,72%.
Lieve rialzo per TELECOM (MI:TLIT) (+0,7%), così come MEDIASET (MI:MS), ben raccolta, con una progressione dell'1,54%.
Tra i titoli minori corre CELLULARLINE (+2,55%) dopo un accordo di distribuzione con Samsung.
ZUCCHI balza del 6,74%. Ieri il Cda ha approvato la sottoscrizione di nove contratti con Descamps per rafforzare la partnership commerciale tra le parti, oltre a un accordo di riscadenziamento del debito da 5,9 milioni di euro di Descamps nei confronti di Zucchi.