MILANO (Reuters) - Piazza Affari parte in rialzo, in sintonia con le altre borse europee in un mercato concentrato sulle riunioni delle banche centrali.
I riflettori oggi sono puntati sulla riunione della Federal Reserve. Gli investitori si aspettano un segnale ulteriormente 'hawkish' da parte della banca centrale Usa che dovrebbe anticipare la conclusione del 'tapering' a metà marzo rispetto a metà giugno, ipotizzato in precedenza.
Le scelte della Fed sono destinate ad avere effetti sui meeting di altre importanti banche centrali: Bce e Bank of England domani, e Banca del Giappone venerdì.
Intorno alle 9,40 l'indice FTSE Mib è in rialzo dello 0,7% circa.
Tra i titoli in evidenza:
L'M&A bancario italiano torna a movimentare il listino, dopo che Bper (MI:EMII) è uscita alo scoperto ieri sera annunciando un'offerta non vincolante al Fondo Interbancario di Tutela Depositi (Fitd) per acquisire l'88,3% di Carige (MI:CRGI_old) al prezzo di un 1 euro, e successivamente lanciare un'Opa sul restante capitale.
Il titolo Bper scatta nei primi scambi registrando un rialzo del 6,5% mentre Carige balza del 16% avvicinandosi al prezzo di 0,80 euro per azione dell'Opa che il gruppo modenese dovrà lanciare per rilevare l'intero capitale dell'istituto ligure e integrarla.
Bene anche Pop Sondrio (+3,7%), vista come ulteriore target per i piani di crescita di Bper e del suo principale azionista Unipol (MI:UNPI) (+1,3%).
Più fredda la reazione del mercato al piano strategico annunciato questa mattina da Generali (MI:GASI), il cui titolo sale dell'1,5%. Il piano, presentato dal Ceo Philippe Donnet, votato ieri a larga maggioranza dal Cda, vede dividendi cumulati tra 5,2 e 5,6 miliardi di euro e un buyback di 500 milioni oltre a 2,5 -3 miliardi messi a disposizione per acquisizioni nel business assicurativo e nell'asset management.
Nel lusso, in evidenza Cucinelli (MI:BCU) che guadagna oltre il 5% dopo che ieri, a mercato chiuso, ha annunciato di avere alzato la guidance di crescita sui ricavi del 2021.
Frena il listino la debolezza dei petroliferi, con Eni (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR), in calo rispettivamente dello 0,6% e dell'1%.
In flessione Telecom Italia (MI:TLIT) che cede lo 0,7%
(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)