MILANO, 19 novembre (Reuters) - Partenza in calo a Piazza Affari, penalizzata da prese di profitto fisiologiche alla luce dei livelli raggiunti dagli indici in fase rialzista da inizio mese.
A tenere banco sono sempre le notizie legate all'epidemia del Covid-19 e alle nuove restrizioni annunciate negli Usa che hanno pesato sull'andamento di Wall Street ieri.
"Ci sono un po' di realizzi e con volumi contenuti in questa fase iniziale di mercato", osserva un trader.
Al momento i futures sugli indici americani sono stabili in vista della ripresa delle contrattazioni nel pomeriggio.
Viaggia sempre poco sopra i 44 dollari al barile il prezzo del Brent, alle prese con una domanda di petrolio che non riparte a causa dei vari lockdown in Europa e Usa che limitano i movimenti delle persone.
Tra i titoli in evidenza:
Bancari in ritracciamento, con le big Unicredit (MI:CRDI) in calo dello 0,6% e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) dello 0,35%. Positiva MPS (+0,97%) sulla scia delle indiscrezioni di stampa secondo cui il Ceo di Unicredit Jean Pierre Mustier sarebbe diventato più possibilista su un'operazione con Mps (MI:BMPS) sulla scia degli incentivi messi sul tavolo dal Tesoro.
Fra gli industriali Fca (MI:FCHA) in calo dello 0,4% in linea con l'indice. Secondo il broker Fidentiis, l'annuncio che il 4 gennaio si terranno le assemblee di Fca e Peugeot per l'approvazione della fusione volta a creare il nuovo gruppo Stellantis "è una notizia positiva perchè presuppone che il via libera Ue arrivi per la fine dell'anno".
Snam (MI:SRG) guadagna lo 0,24%, in un contesto comunque positivo per le utility insieme a Terna (MI:TRN) e A2A (MI:A2), dopo l'annuncio stamani di un accordo per acquistare da Blackstone circa il 33% di Industrie De Nora, sulla base di un enterprise value del 100% di circa 1,2 miliardi di euro, per rafforzarsi nelle tecnologie per l'idrogeno.
"E' una bella operazione e l'attualità sta diventando l'idrogeno anche se bisognerà attendere ancora per vedere che sviluppi potrà avere", sottolinea un trader.
Raccolta Diasorin (MI:DIAS), in salita del 2,3%, incurante delle notizie sui vaccini anti-Covid in arrivo che dovrebbero ridurre, a regime, l'uitlizzo dei test molecolari per indivudare il virus sui quali è attiva la biotech italiana.
Debole il settore oil con Eni (MI:ENI) in calo dell'1,3%, Saipem (MI:SPMI) e Tenaris (MI:TENR) rispettivamente in discesa dello 0,95% e dell'1,3%.
Fuori dal paniere ritraccia Mediaset (MI:MS), in calo del 2% circa di nuovo sotto quota 2 euro. Secondo MF, Vivendi (PA:VIV) ha scritto una lettera a Mediaset, la terza in pochi mesi, per raggiungere un accordo che metta fine alla dispute tra i due gruppi. L'indiscrezione è stata però smentita da un portavice del Biscione.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)