MILANO (Reuters) - Piazza Affari, come nelle previsioni, peggiora in concomitanza con l'avvio in forte calo di Wall Street e in particolare del Nasdaq che si trascina dietro il settore dei tecnologici.
La controllante di Facebook (NASDAQ:FB) Meta Platforms cede oltre il 26% a New York dopo l'annuncio di una riduzione delle stime di utile.
Sui mercati pesano anche le attese per un possibile aumento dei tassi di interesse e, quindi, di un inasprimento della politica monetaria della Bce in un contesto di crescenti pressioni inflazionistiche, rinvigorite dopo le dichiarazioni della presidente, Christine Lagarde. Il mercato sconta pienamente un rialzo dei tassi di 10 punti base entro luglio.
Intorno alle 16,20 il FTSE Mib arretra dello 0,8%. Volumi intorno a 1,8 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Dopo una prima parte di seduta piatta, scivola di nuovo in rosso SAIPEM a -2,7% in un mercato che attende maggiore visibilità sulle prossime mosse della società e dei principali azionisti per definire adeguate contromisure dopo l'inatteso profit warning lunedì scorso che ha fatto precipitare le azioni fino ai minimi dal 1992. Secondo un trader, "le attese di un prossimo aumento di capitale hanno spinto i day trader e liquidare le posizioni prima del previsto dopo il recupero di ieri e la discesa del titolo sotto la chiusura".
Nel comparto, decisamente negativa MAIRE TECNIMONT che flette del 5%, non lontana dai minimi di seduta, nonostante il gruppo abbia detto di non essere parte di alcun progetto di integrazione con Saipem (MI:SPMI), in merito alle notizie di stampa relative ad un progetto di fusione tra le due società. "Gli investitori temono che una ipotesi di questo tipo potrebbe non essere così vantaggiosa per la oil service Maire e quindi stanno vendendo", spiega un trader.
In lieve calo Tenaris (MI:TENR) ed Eni (MI:ENI) a -0,4%.
Volatile il comparto bancario, con Unicredit (MI:CRDI) che ritorna a salire (+1,7%) dopo che la banca ha reso noto di rispettare ampiamente i requisiti di capitale della Bce.
Sul resto poco mossa Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (+0,15%) in attesa della presentazione del piano domani. In rialzo Banco Bpm (MI:BAMI) (+0,9%) e Mps (MI:BMPS) (+1,1%).
Scivola Nexi (MI:NEXII) in flessione del 3%.
In calo dello 0,7% Generali (MI:GASI), mentre si intensifica la battaglia sulla governance dopo che ieri la compagnia ha deciso di chiedere a Ivass se la quota del 16,309% detenuta complessivamente dal Gruppo Caltagirone, Delfin e Fondazione Crt sia soggetta ad autorizzazione in base alle regole sull'acquisizione di concerto di partecipazioni qualificate superiori al 10%.
In forte calo Amplifon (MI:AMPF) in ribasso di oltre il 5%, penalizzata dal forte calo del Nasdaq e dalle nuove valutazioni che gli analisti stanno dando ai titoli tech. Per lo stesso motivo giu' anche STM (PA:STM) che arretra del 3%.
Fuori dal paniere principale continuano a salire le azioni Orsero (+6,5%) sulla scia della nuova guidance per l'anno in corso e con il broker Banca Akros che ha alzato il prezzo obiettivo a 18 euro da 16 euro precedente, confermando la raccomandazione "buy".
(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)