17 luglio (Reuters) - I mercati dell'area Asia-Pacifico hanno chiuso oggi piatti o in territorio negativo, nonostante i guadagni di inizio seduta, sulla scia del ribasso nelle borse cinesi.
Intorno alle 8,30 ora italiana l'indice MSCI, che non include la borsa giapponese, segna -0,11% a 499,48 punti.
A TOKYO l'indice Nikkei ha terminato la seduta piatto, nonostante il deciso progresso registrato in giornata sulla scia dell'andamento di Wall Street.
SHANGHAI perde quasi l'1%, con gli investitori in fuga dalle blue chip e più interessati ad alcuni titoli "growth" sottovalutati o in attesa di investire nelle Ipo che si affacciano sul mercato.
"Anche se le condizioni complessive dell'economia e della liquidità stanno migliorando, manca ancora fiducia, da parte degli investitori, a riversare più denaro sui titoli di categoria A", ha detto Guo Yanling, senior analyst di Shanghai Securities.
Sul mercato di Shanghai calano ai minimi di due settimane le quotazioni del rame dopo che i timori di un mancato rimborso di bond nel settore edile ha provocato una serie di prese di profitto. Stabile invece il prezzo dell'alluminio, che mercoledì ha raggiunto il massimo da 16 mesi dopo il positivo dato sul Pil cinese.
Anche HONG KONG è in ribasso, con il titolo di Prada piatto.
TAIWAN chiude a -0,8% dopo le notizie sulla probabile perdita di ordini di chip di prossima generazione da parte di Taiwan Semiconductor Manufacturing, arrivata a perdere oltre il 6%.
Unica piazza positiva SEOUL, che oggi ha toccato i massimi da sette mesi, grazie agli investitori stranieri. In rialzo il won, la moneta locale, dopo un calo che si è protratto per alcuni giorni.