Investing.com - Il mercato non ha reagito positivamente alla decisione del colosso dei freni Brembo (BIT:BRBI) di spostare la propria sede legale in Olanda, con il titolo che cede il 6% a metà pomeriggio nonostante le prospettive di fusione e integrazione che aspettano la società controllata dalla famiglia Bombassei.
La scelta, ha fatto sapere la società in una nota, è stata presa per "rafforzare la propria vocazione internazionale" e per "avvalersi di una solida base per un ulteriore sviluppo su scala globale", pur facendo restare business e dipendenti in Italia.
Secondo Brembo, questa strategia creerà le condizioni "per la crescita futura" della società "anche per linee esterne", e il nuovo ordinamento giuridico sarà "in grado di valorizzare la dimensione globale del business".
Con il cambio da spa a NV gli azionisti avranno "un meccanismo di voto maggiorato in una configurazione potenziata rispetto a quello attuale e potrà dunque garantirsi una ancor più solida base azionaria e maggiore flessibilità a fronte di opportunità di crescita mediante acquisizioni raggiungibili tramite l’emissione di nuove azioni".
L'Italia, tuttavia, resterà al centro dell'attività aziendale visto che tutte le sedi produttive e commerciali opereranno in continuità. Su questo punto è intervenuto il
presidente esecutivo Matteo Tiraboschi precisando che "l’operazione non incide invece sul business, l’identità, la cultura e la presenza di Brembo in Italia e nelle aree del mondo dove operiamo".
"L’Italia in particolare è, e sarà anche in futuro, la priorità strategica per Brembo", ha affermato Tiraboschi, sottolineando che l'operazione olandese consente
consente alla società "di adottare una struttura del capitale sociale più flessibile e quindi più coerente con la strategia di sviluppo futuro dell’azienda", per "essere sempre protagonista in un mercato automotive globale in grande trasformazione".