LONDRA/SAN FRANCISCO (Reuters) - L'AD, attualmente sospeso, di Cambridge Analytica afferma in un video registrato in maniera nascosta che la società di consulenza politica online da lui guidata ha avuto un ruolo decisivo nella vittoria elettorale del 2016 del presidente Usa Donald Trump.
Le dichiarazioni di Alexander Nix, al momento non verificate, chiamano in causa Facebook (NASDAQ:FB), sotto inchiesta in Usa ed Europa per l'utilizzo improprio da parte della stessa Cambridge Analytica dei dati personali di 50 milioni di profili registrati sul social network per scopi di marketing elettorale.
Il titolo Facebook è risultato ieri in calo per il secondo giorno (con un -2,5%), bruciando in due sedute 60 miliardi di dollari di capitalizzazione di borsa.
Nix è stato sospeso ieri dal Cda di Cambridge Analytica, appena prima della messa in onda da parte dell'emittente britannica Chennel4 della seconda parte del video il cui vengono esposti i metodi d'azione della società.
Nel video Nix descrive le pratiche utilizzate per influenzare elezioni all'estero e afferma che la sua società ha compiuto tutte le ricerche, le analisi e il targeting degli elettori per le campagne tv e digitali di Trump. Nix si vanta inoltre di aver incontrato "molte volte" Trump quando questi era candidato presidenziale repubblicano.
In una nota diffusa ieri Cambridge Analytica afferma che i commenti di Nix "non rappresentano i valori della società e la sua sospensione riflette la serietà con cui si guarda alle sue violazioni".
Del board di Cambridge Analytica ha fatto parte in passato anche l'ex consulente di Trump Steve Bannon. Christopher Wylie, l'informatico che ha svelato la vicenda, ha detto al Washington Post che nel 2014 Bannon supervisionò i primi sforzi della società di acquisire dati da Facebook per costruire profili dettagliati di milioni di elettori americani.
Non è tuttavia chiaro secondo il Washington Post se Bannon sapesse in che modo Cambridge Analytica ottenesse i dati Facebook.
Bannon non ha dato riposta