Di Alessandro Albano
Investing.com - UniCredit (MI:CRDI) inverte le perdite della mattina e segna il +1,36% a 9,9 a circa un'ora e mezza dalla chiusura, con Gae Aulenti impegnata sui due fronti: l'ipotesi di matrimonio con il Monte dei Paschi (MI:BMPS), e lo stress test da inviare alla Banca centrale europea.
Come lo era stata per il precedente governo Conte, UniCredit si conferma la scelta preferenziale per un'unione con Rocca Salimbeni, avvicinata da più indiscrezioni anche a Bpm (MI:BAMI). Una possibile unione che, insieme al buy confermato da parte da UBS(SIX:UBSG), ha portato la banca milanese a raccogliere il 5,39% lunedì.
Secondo indiscrezioni di stampa, il Mef avrebbe in mente uno schema diverso da quello dell'esecutivo giallo-rosso: convincere la banca guidata da Orcel ad acquistare a valori simbolici il 51% della quota detenuta dal Tesoro (64%), e rimanere nel capitale della banca sense con una partecipazione del 13%.
A questo punto, Gae Aulenti dovrebbe lanciare un'opa a prezzi vicini a quelli pagati dal Mef, il quale però non dovrebbe aderire all'offerta per affiancare il nuovo azionista nel processo di ristrutturazione da realizzare nei tre anni concessi dalla norma sui crediti fiscali per usufruire dei vantaggi di capitale incorporando l'istituto.
Per la nuova strategia, via XX Settembre avrebbe bisogno di una proroga dei tempi previsti. Nel novembre 2017, data della nazionalizzazione di Mps, la Commissione UE aveva fissato alla fine del 2021 il termine ultimo per la privatizzazione della banca più antica al mondo, mentre il Mef avrebbe ora bisogno di un'estensione fino al giugno 2022.
Stress test
Secondo quanto riportato dal Messaggero, la banca milanese insieme ad Intesa Sanpaolo (MI:ISP), BPM e la stessa Rocca Salimbeni dovranno inviare oggi alla Bce il nuovo set di dati dei due scenari previsti di base e avverso.
Si tratta degli andamenti economico-patrimoniali relativi al triennio 2021, 2022, 2023 esasperati dalle assunzioni stabilite a tavolino e appositamente realizzate per verificare l’impatto sulla salute degli istituti: rispetto a un Pil in calo del 9% nel 2020, l’esercizio fissa un -0,7% del Pil quest’anno (il governo invece stima un +4,5%) e -2,7% nel 2022 (per il governo sarà +4%), scrive il quotidiano romano.
I test, lanciati dall’Eba in collaborazione con la banca di Francoforte, valutano la tenuta degli enti creditizi agli shock economici e finanziari, ed in particolare la reazione rispetto a Pil, occupazione, prezzi delle case, livello dei consumi. Il 2020, anno di partenza degli esercizi triennali, è stato tuttavia condizionato dal lockdown, e questo avrà con ogni probabilità degli effetti negativi sui risultati delle prove.
Per un top manager citato dal Messaggero, “sono prove assurde, é come andare a sbattere contro un muro senza avere la possibilità di frenare”.
Nuovo buy-back
Gae Aulenti ha inoltre comunicato di avere definito e approvato le modalità attuative per l’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie per circa 179 milioni di euro e per un numero di azioni UniCredit "non superiore a 30 milioni".
Il primo programma, autorizzato dalla Bce lo scorso 12 aprile, è finalizzato "alla remunerazione ordinaria degli azionisti per l’esercizio 2020, in linea con la politica approvata dal cda lo scorso 10 febbraio e coerentemente con la raccomandazione Bce del 15 dicembre 2020".