Citigroup ha registrato una perdita di 1,8 miliardi di dollari per il quarto trimestre, a causa degli oneri sostenuti per ricostituire il fondo governativo di assicurazione dei depositi e per l'attuazione di un'ampia riorganizzazione interna.
Il rosso risente inoltre dei maggiori fondi per la copertura i rischi valutari in Argentina e Russia.
Il terzo istituto di credito statunitense per asset ha registrato una perdita di 1,16 dollari per azione nei tre mesi conclusi il 31 dicembre. Il risultato è stato appesantito da 3,8 miliardi di dollari di oneri e riserve che Citigroup ha reso noti in un documento pubblicato mercoledì.
I ricavi sono scesi a 17,4 miliardi di dollari nel trimestre rispetto all'anno precedente.
È stata la prima volta che Citigroup ha suddiviso i risultati per le sue cinque attività - servizi, mercati, banche, personal banking e wealth - che in precedenza erano raggruppate in divisioni più ampie.
La nuova struttura rientra negli sforzi fatti dalla Ceo Jane Fraser per ridurre la burocrazia, aumentare gli utili e rilanciare un titolo che è rimasto indietro rispetto ai rivali.
I ricavi di Citi per il 2023 sono saliti a 78,5 miliardi di dollari rispetto all'anno precedente. Tuttavia, l'utile netto è sceso a 9,2 miliardi di dollari rispetto al 2022.
Il mese scorso il Cfo Mark Mason ha detto che Citi prevede di completare la riorganizzazione nel primo trimestre del 2024. L'istituto di credito mira a ridurre i costi annuali in un range compreso tra 51 e 53 miliardi di dollari.
A novembre, Citi ha annunciato nuovi cambiamenti nella leadership dopo aver anticipato che ridurrà le linee manageriali a otto da 13.
In base alla nuova struttura, i responsabili delle cinque principali attività di Citi riporteranno direttamente alla Ceo. Saranno inoltre tagliati i ruoli di leadership regionale al di fuori del Nord America.
Le rivali JPMorgan Chase e Bank of America (NYSE:BAC) oggi hanno riportato utili trimestrali in calo, mentre Wells Fargo (NYSE:WFC) ha registrato una performance migliore grazie ai tagli dei costi.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)