ZURIGO (Reuters) - Credit Suisse ha assolto il Ceo Tidjane Thiam dall'accusa di aver ordinato di spiare l'ex responsabile della gestione patrimoniale Iqbal Khan, riferendo comunque che il suo braccio destro si è dimesso a causa della cattiva gestione del caso di spionaggio, che ha gravemente minato la reputazione della banca.
Khan, che ha lasciato la seconda banca più grande della Svizzera a luglio e ha cominciato a lavorare oggi per la concorrente Ubs, veniva sorvegliato da investigatori privati al servizio di Credit Suisse dal 4 al 17 settembre, quando si è accorto della loro attività.
Grazie ad un'investigazione interna a Credit Suisse, portata avanti dallo studio legale Homburger, si è scoperto che il Coo Pierre Olivier Bouee aveva di sua iniziativa iniziato a controllare Khan per capire se stesse tentando di convincere i suoi colleghi a raggiungerlo in Ubs, ha detto la banca oggi.
Bouee, la cui carriera professionale è strettamente intrecciata a quella di Thiam, avendo i due lavorato insieme per McKinsey, Aviva e Prudential (LON:PRU) prima di passare a Credit Suisse nel 2015, ha lasciato il proprio incarico come assunzione di responsabilità per i fatti, ha aggiunto l'istituto.
Il presidente di Credit Suisse, Urs Rohner, ha riferito che Khan ha lasciato la banca dopo una lite personale con Thiam che ha reso impraticabile una loro ulteriore collaborazione.
Durante una conferenza stampa, Rohner ha detto che Thiam gode ancora della piena fiducia del consiglio d'amministrazione. "Non abbiamo alcuna prova che lui sapesse dei fatti", ha dichiarato, scusandosi con Khan e la sua famiglia per la faccenda.