Di Scott Kanowsky
Investing.com - Numeri inaccettabili quelli di Credit Suisse (SIX:CSGN). Ha commentato così il Ceo Ulrich Korner, dopo che il colosso svizzero decaduto ha registrato una perdita netta in linea con le stime nel quarto trimestre, ma comunque il peggior risultato netto dalla crisi del 2008, un segnale gli effetti degli scandali Greensill e Archegos sono tutt'altro che finiti.
L’istituto svizzero sta attuando un nuovo piano di ristrutturazione che ha previsto lo spin off dell'investment banking, un tempo il fiore all'occhiello del credito svizzero.
La seconda banca svizzera ha registrato una perdita netta di 1,39 miliardi di franchi svizzeri (1 franco = 1,0881 dollari) nei tre mesi fino alla fine di dicembre, con un calo del 33% rispetto all’anno precedente. Secondo le previsioni della società, la cifra sarebbe attestata a 1,34 miliardi di franchi svizzeri.
Il gruppo di Zurigo ha dichiarato in una nota di essere stato colpito dal “difficile contesto economico e di mercato, dai significativi deflussi di depositi e attività nette all’inizio del trimestre e dall’esecuzione delle nostre azioni strategiche”.
La perdita annuale di Credit Suisse è quindi ammontata a 7,29 miliardi di franchi svizzeri, il peggior risultato dalla crisi finanziaria del 2008 e la seconda perdita annuale consecutiva.
Dopo i conti, il titolo della banca sta perdendo il 5,5% a Zurigo e il 3% nel pre-market di New York.