Di Senad Karaahmetovic
Gli analisti Morgan Stanley hanno preso atto della “scarsa” fiducia degli investitori nei titoli software mentre ci avviciniamo al 2023. I timori legati all’aumento dei tassi di interesse e al rallentamento della spesa IT hanno avuto un impatto sia sul sentiment degli investitori che sui dati, scrivono in una nota ai clienti.
Tuttavia, gli analisti rimangono ottimisti sul settore del software, in quanto ritengono che la crescita sia “sempre più interessante” per gli investitori a lungo termine.
“Sebbene le intenzioni di spesa a breve termine nell’ambito del nostro sondaggio sui CIO si siano decisamente indebolite, quasi il 50% dei CIO prevede ancora una crescita dei budget IT in percentuale dei ricavi nei prossimi tre anni, e non sono lo storage e i server a determinare l’aumento, ma i progetti incentrati sul software continuano a dominare le priorità dei CIO”, hanno affermato gli analisti.
Se da un lato gli analisti si aspettano “maggiore sofferenza nel brevissimo termine” a causa delle revisioni negative delle aspettative di crescita del topline, dall’altro sostengono che l’FCF e i margini si dimostreranno più duraturi di quanto temano gli investitori.
In tal senso, evidenziano “storie in grado di proteggere” EPS e FCF, come Microsoft (NASDAQ:MSFT), ServiceNow (NYSE:NOW), Palo Alto Network (NASDAQ:PANW) e Workday (NASDAQ:WDAY).
Gli analisti hanno anche delineato le migliori storie di crescita per gli investitori con orizzonti temporali più lunghi, come CrowdStrike (NASDAQ:CRWD), Datadog (NASDAQ:DDOG), Snowflake (NYSE:SNOW), Toast (NYSE:TOST) e ZoomInfo (NASDAQ:ZI).