MILANO (Reuters) - Fiat Chrysler (MI:FCHA) (Fca) dice che quanto riportato da Le Monde sulla possibile manipolazione delle emissioni dei suoi motori diesel in Francia per favorire l'omologazione non ha fondamento e che sta collaborando con l'autorità giudiziaria.
Secondo Le Monde, che cita un documento dell'inchiesta, Fca rischia una multa di 9,62 miliardi, più di PSA, che potrebbe essere sanzionata per 5 miliardi.
Fca nella nota comunica che non gli è stata notificata nessuna violazione e ribadisce che, anche se non è stata informata dei fatti riportati, sta cooperando con l'autorità giudiziaria francese.
"Fca ritiene che le accuse riportate dalla stampa siano prive di fondamento e deplora il fatto che informazioni legate all'indagine siano rese pubbliche ancora prima che Fca abbia l'opportunità di accedere ai documenti", aggiunge la nota. "Fca si riserva di agire in ogni modo per proteggere i suoi diritti".
"Fca ha già fornito dimostrazione dettagliata a Dgccrf e al ministero dell'Ambiente del fatto che i risultati di alcuni test non corrispondono ai risultati dei test realizzati non solo da Fca ma anche dal ministero italiano dei Trasporti", dice ancora la nota. "Fca esprime le sue più ampie riserve in merito a test realizzati su un singolo campione di veicoli e secondo metodologie non previste dalla regolamentazione attuale".
"Fca attende con impazienza l'opportunità di rispondere a queste accuse, se venissero portate avanti, al fine di dimostrare che i suoi veicoli diesel sono in regola con la regolamentazione sulle emissioni, come già confermato dall'autorità competente per le omologazioni di Fca, che è il ministero italiano dei Trasporti", conclude la nota. "Fca resta fiduciosa che la questione sarà chiarita, a tempo debito".
Come Peugeot, ma anche Renault (PA:RENA) e Volkswagen (DE:VOWG_p), scrive il quotidiano, Fca è sospettata di aver manipolato i motori di alcuni dei suoi modelli per soddisfare i test d'omologazione, dissimulando il vero livello delle emissioni di ossido di azoto.
Le Monde sostiene che Fca è sotto inchiesta anche per ostacolo all'autorità giudiziaria, notizia già pubblicata dallo stesso quotidiano il mese scorso. Allora Fca aveva risposto, dicendo che Fca France "ha collaborato alle indagini delle autorità competenti e continuerà a farlo in futuro".
Secondo gli ultimi dati dell'associazione francese dei produttori, CCfa, la quota di mercato del gruppo Fca in Francia, nei primi 10 mesi del 2017, è pari al 4,3%, quella di PSA al 28,3%, Renault si attesta al 25,3%, Volkswagen al 12,3%.
((Redazione Milano,reutersitaly@thomsonreuters.com, Reuters messaging: stefano.rebaudo.reuters.com@reuters.net)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola "Pagina Italia" o "Panorama Italia"