MILANO (Reuters) - Fiat Chrysler (Fca) chiude il terzo trimestre con risultati leggermente migliori delle aspettative e conferma le previsioni per il 2015, ma i dati non adjusted sono significativamente peggiori e spingono le azioni al ribasso.
Gli oneri pre-tasse legati a futuri richiami di vetture nell'area Nafta sono pari a 761 milioni.
L'Ebit di periodo è calato a 360 milioni, da 926 milioni del 2014, il dato adjusted, che esclude le poste straordinarie, è invece pari a 1,303 miliardi, da 968 milioni del 2014.
Oltre ai richiami la nota parla di oneri non ricorrenti per 142 milioni per "la svalutazione di giacenze oltre ad incentivi addizionali su veicoli danneggiati a seguito dell'esplosione avvenuta lo scorso 12 agosto nel porto di Tianjin in Cina".
Durante la call l'AD, Sergio Marchionne, ha confermato le previsioni per un miglioramento dei margini dell'area Nafta dicendo che il 7% di Ebit sul fatturato è "fattibile" nel quarto trimestre 2015, ma "non so nel 2016".
Le azioni Fca, che hanno chiuso in calo del 2,18% a 13,49 euro alla borsa di Milano, proseguono sulla scia a Wall Street, con un ribasso del 4,7% a 14,68 dollari.
Sulle ipotesi m&a, Marchionne ha ribadito la necessità di agire in quella direzione, dicendo che ci sono soggetti sensibili alla necessità di maggiore concentrazione per far fronte ai costi crescenti per gli investimenti.
Il consolidamento "ci sarà, diamogli tempo", ha detto.
Nei mesi scorsi l'AD ha proposto a GM di iniziare colloqui per una fusione, ricevendo però un rifiuto.
FERRARI, SPINOFF ATTESO 4 GENNAIO 2016
La distribuzione delle azioni Ferrari (N:RACE) ai soci Fca è prevista nel primo giorno utile del 2016, quindi il 4 gennaio.
Marchionne ha ribadito che punta all'estensione dell'utilizzo del marchio, oltre il settore auto e si è dato un anno pieno per lavorare sulla questione.
"Dobbiamo trovare un modo per estrarre di più da un marchio unico come Ferrari", ha detto nella call con gli analisti. "Avremo un piano chiaro entro il 2017".
RISULTATI FCA ADJUSTED LEGGERMENTE MEGLIO DI ATTESE
L'Ebit adjusted di 1,303 miliardi si confronta con 1,18 miliardi del consensus elaborato da Reuters. I ricavi del trimestre si attestano a 27,5 (+17% rispetto al 2014) da 26,9 miliardi del consensus, il debito industriale netto a fine settembre a 7,8 da 9,27 miliardi delle attese.
Il gruppo conferma le previsioni sull'anno, già riviste al rialzo nel secondo trimestre, migliorando quelle sul passivo della società, che ora include l'operazione Ferrari.
Il debito netto industriale a fine 2015 è previsto a 6,6-7,1 miliardi da 7,5-8 miliardi della stima precedente.