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Fiat in calo dopo l’indagine di Trump su importazioni auto negli Usa

Pubblicato 24.05.2018, 12:53
Aggiornato 24.05.2018, 12:53
Fiat in calo dopo l’indagine di Trump su importazioni auto negli Usa

Investing.com - Giornata difficile per Fiat (MI:FCHA) a Piazza Affari che cede oltre l’1%, attestandosi in fondo al Ftse Mib che invece resta in leggero guadagno (+0,40%). Fca risente del “temporale” Trump che si è abbattuto su tutto il settore automobilistico, con Daimler AG (MI:DAI) che cede il 2,78%, BMW (MI:BMW) a -2,70%, Peugeot (PA:PEUP) e Renault (PA:RENA) che scendono di oltre l’1% e Pirelli (MI:PIRC) debole a -1,73%, mentre resiste Ferrari (MI:RACE) a +0,58%.

Nella giornata di ieri il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la sua richiesta inviata al segretario del Commercio relativa all’apertura di un’inchiesta sulle importazioni di auto, camion e relativi componenti negli Usa, indagine poi successivamente avviata.

Gli analisti temono che questo possa portare a futuri dazi sul settore, così come avvenuto con l’accacio e l’alluminio in quanto la nota diffusa del governo spiega che l’obiettivo dell’indagine sarà quella di determinare se le importazioni di auto hanno un impatto sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, stessa impostazione alla base dei dazi decisi in passato.

“Ci sono elementi che suggeriscono che, per decenni, le importazioni dall’estero hanno eroso la nostra industria dell’auto domestica”, si legge nella nota diffusa dal segretario al commercio Wilbur Ross, il quale ha promesso “un’inchiesta giusta e trasparente”.

Fiat potrebbe essere molto colpita da eventuali dazi in quanto il gruppo possiede stabilimenti produttivi negli Usa, anche se secondo gli analisti, potrà subire ricadute minori dall'eventuale imposizione di dazi.

"Per quel che riguarda Fca l'impatto resta negativo in particolare per Alfa e Maserati, con problematiche che potrebbero emergere anche sulla produzione ed esportazione di alcuni modelli Jeep dall'Europa. Alfa in particolare avrebbe enormi difficoltà a guadagnare quote di mercato in un settore dove le tedesche hanno già una riconoscibilità del marchio e almeno in parte una produzione locale", hanno fatto notare gli analisti di una primaria Sim milanese, secondo cui "l'indagine non dovrebbe impattare al momento sul Nafta, mentre l'impatto è negativo per tutto il settore e lungo tutta la supply chain".

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Secondo gli esperti di Mediobanca (MI:MDBI) Securities, sebbene non sia ancora chiaro quali Paesi potrebbero finire nel mirino di Trump, "la mossa potrebbe avere un impatto negativo per tutto il settore, aggiungendo volatilità ai principali produttori" e "anche se Fca ha una solida capacità produttiva in Usa, alcuni effetti negativi potrebbero riguardare la produzione in Messico e le importazioni di modelli di Alfa dall'Italia".

Inoltre, i risultati delle vendite di Fiat negli Usa sono stati molto positivi, con aprile che ha visto una crescita del 5% tendenziale anno su anno, dopo i record del mese di marzo (+13,6%).

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