(Reuters) - First Republic Bank ha di fronte a sé una strada in salita per rilanciare il proprio business dopo aver perso più di metà dei depositi, dicono gli analisti, mentre la trimestrale della banca è stata accolta in borsa con un crollo delle azioni.
L'istituto di credito statunitense ha perso oltre 100 miliardi di dollari di depositi nel trimestre, sulla scia della più grande crisi che ha colpito il settore bancario dal 2008.
Gli analisti di Wall Street vedono un futuro grigio per la banca e stimano un anno problematico dopo che il mese scorso il fallimento di due banche statunitensi ha creato una crisi di liquidità in una serie di istituti di credito regionali.
Gli analisti di Wells Fargo (NYSE:WFC) hanno detto che i deflussi di depositi riportati sono stati molto superiori alle attese di Wall Street e che "potrebbe essere un livello da cui è difficile riprendersi".
La fuga dei depositi è stata al centro delle preoccupazioni degli investitori, con i clienti che hanno spostato i capitali verso i fondi del mercato monetario che offrono rendimenti più elevati o verso i grandi istituti "too big too fail".
Il titolo di First Republic a Wall Street cede il 27% alle 16,50, toccando i minimi storici.
Nelle ultime settimane First Republic si è trovata a dover affrontare la duplice sfida di garantire ai clienti la sicurezza dei loro depositi e agli investitori la liquidità necessaria per uscire dalla crisi.
Ieri la banca ha detto di voler tagliare bilancio e spese riducendo i compensi dei dirigenti, diminuendo gli uffici e licenziando il 20%-25% della forza lavoro nel secondo trimestre.
Il mese scorso i timori per la salute della banca hanno spinto la segretaria del Tesoro statunitense Janet Yellen, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell e l'AD di JPMorgan Jamie Dimon, a mettere a punto un piano di salvataggio da 30 miliardi di dollari.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)