MILANO (Reuters) - L'agenzia Fitch ha confermato i rating a lungo termine di Enel (BIT:ENEI), ritenendo che la maggiore utility italiana sarà in grado di ridurre il proprio debito netto attraverso un piano di dismissioni di asset da 21 miliardi di euro.
A novembre il gruppo ha comunicato che sarebbe uscito dall'Argentina e dal Perù e avrebbe venduto asset in Romania e in altri Paesi per concentrarsi sui sei mercati principali in Europa e in America.
Il debito di Enel aveva raggiunto i 69 miliardi di euro alla fine di settembre e il gruppo punta ora a ridurlo a 51-52 miliardi di euro entro la fine di quest'anno, secondo quanto ha affermato in occasione della presentazione della strategia 2023-25.
"La riduzione dell'esposizione all'America Latina dopo la vendita di attività in Perù e Argentina, l'uscita dall'Europa orientale e una minore esposizione alla catena del valore del gas migliorerebbero moderatamente il profilo business del gruppo e semplificherebbero la sua struttura", ha spiegato Fitch in un comunicato.
L'agenzia ha confermato i rating "BBB+" di issuer default sia per Enel che per la controllata spagnola Endesa. Gli outlook sui rating rimangono stabili.
"Enel è un'azienda all'avanguardia nella transizione energetica, che ci aspettiamo premierà il gruppo con utili solidi nel medio-lungo termine, con un maggiore focus sulle aree geografiche in cui la propria generazione pulita di energia può eguagliare i volumi di fornitura", ha detto Fitch.
L'agenzia di credito prevede che Enel registrerà un utile core medio di 19,9 miliardi di euro tra il 2023 e il 2025 e che Endesa contribuirà a circa un quarto dell'Ebitda entro il 2025.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)