MOSCA (Reuters) - L'Arzebaijan apre all'ingresso di Snam nel progetto del gasdotto Tap che porterà a partire dal 2020 il gas azero in Puglia. Un'infrastruttura che assume un ruolo sempre più importante sul fronte della diversificazione dell'approvvigionamento energetico alla luce del nuovo stop odierno di Gazprom alla realizzazione del gasdotto South Stream-Turkish Stream.
"Perché no, penso di sì", ha così risposto il presidente azero, Ilham Aliyev, a margine della giornata del Paese all'Expo 2015. Il presidente ha poi aggiunto: "se qualcuno vuole distribuire le proprie quote ad altre società non vedo alcun problema".
Quanto alla tempistica sulla realizzazione del progetto, Aliyev ha confermato che "tutto dovrebbe essere pronto al 2020".
L'AD di Snam, Carlo Malacarne, ha di recente espresso l'intenzione di entrare nel progetto con una quota del 20%.
Attualmente i principali azionisti di Tap sono: Enagas, Fluxys, quest'ultima alleata con Snam in altri business, con quote rispettivamente del 16% e del 19%, BP con il 20%, Statoil con il 20%, Socar con il 20% e la svizzera Axpo (5%).
Se si esclude la compagnia statale azera Socar, a vendere le quote, per consentire l'ingresso di Snam, dovrebbero essere gli altri soci, come Bp o Statoil. Oggi pomeriggio a Roma il premier Renzi vede il presidente Aliyev e sicuramente al centro dei colloqui ci sarà la questione della gasdotto Trans Adriatic pipeline.
Lo scorso 20 maggio il ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi ha firmato l'autorizzazione definitiva per i lavori del metanodotto, ponendo così fine a mesi di contrapposizioni fra Regione Puglia e comitato no Tap contrari alla realizzazione dell'infrastruttura e all'approdo a Melendugno, in provincia di Lecce. Il comitato e il comune salentino hanno, tuttavia, già presentato il ricorso al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento dell'autorizzazione. Al momento, secondo una fonte vicina a Tap, non è stata ancora fissata l'udienza.
Se tutto dovesse procedere secondo le previsioni, i lavori per la costruzione del gasdotto che porterà fino a 10 miliardi di metri cubi di gas l'anno, inizieranno nei primi mesi del prossimo anno. Sul territorio italiano interesseranno un tratto della Puglia di 8 km per una durata di 3-4 mesi relativamente alla posa dei tubi e qui interverrà la Snam. Saipem, invece, è in gara per il tratto a mare.
A giugno Tap ha pubblicato le gare di appalto per i tubi della sezione sia offshore sia della tratta italiana. La prima riguarda i tubi lineari offshore da 36 pollici che saranno usati nella tratta di 105 km che attraverserà il Mare Adriatico tra le coste dell'Albania e dell'Italia meridionale, mentre la seconda riguarda la realizzazione del Terminale di ricezione del gasdotto e la posa della sezione onshore del gasdotto in Italia.
Stamani, parlando nel corso della cerimonia dell'alza bandiera all'Expo, il presidente azero, accompagnato dalla consorte Mehriban Aliyeva, ha sottolineato che "procediamo con la realizzazione del gasdotto del Sud che partirà dall'Arzebaijan e arriverà in Italia e questo sarà un nostro successo perché nel futuro darà un contributo alla sicurezza energetica dell'Europa. Grazie alla collaborazione fra i nostri due Paesi, concluderemo questo progetto in tempo. E negli anni futuri saremo collegati nel campo energetico".