LONDRA (Reuters) - Il primo ministro Boris Johnson ha convocato per oggi una riunione con i ministri, alimentando le speculazioni su elezioni anticipate se il parlamento dovesse riuscire a ostacolare il governo su un piano Brexit, che secondo i critici rischia di spingere il Regno Unito verso una disastrosa uscita dalla Ue senza accordo.
La promessa di Johnson di portare il Paese fuori dall'Unione europea il 31 ottobre con o senza un accordo ha, infatti, spinto il Regno Unito verso una crisi costituzionale causando un conflitto con gli altri 27 membri del blocco.
Un'alleanza tra i ranghi dell'opposizione e i 'ribelli' all'interno del Partito conservatore di Johnson potrebbe prendere il controllo del parlamento, e legare le mani al governo, con una legislazione che blocchi un'uscita senza accordo.
Domani il parlamento riprende i lavori dopo la pusa estiva e i membri fedeli a Johnson hanno avvertito i 'ribelli' che se voteranno contro il governo saranno immediatamente cacciati dal partito Conservatore.
Johnson ha indetto una riunione di gabinetto per stasera, secondo una fonte governativa. Secondo la redattrice politica della BBC, Laura Kuenssberg, Johnson potrebbe chiedere ai parlamentari di votare a favore di elezioni anticipate per evitare che venga bloccato dal parlamento il piano del governo di arrivare alla Brexit alla scadenza del 31 ottobre anche senza un accordo con la Ue.
Alla domanda se il primo ministro stesse pianificando un'elezione, il portavoce di Johnson ha dichiarato: "Gli è stato chiesto in molte, molte occasioni e la sua risposta è sempre stata che non vuole le elezioni".
I bookmaker indicano come più probabile l'ipotesi di elezioni in ottobre, secondo Ladbrokes (LON:LCL), con una probabilità del 75% di voto entro la fine del 2019.