VAUGHAN, ON - GFL Environmental Inc. (NYSE: GFL) ha registrato una significativa battuta d'arresto per quanto riguarda gli utili del quarto trimestre, con una perdita per azione rettificata di 0,21 dollari australiani, inferiore di 0,38 dollari australiani rispetto alle stime degli analisti di 0,17 dollari australiani. Tuttavia, il fatturato del trimestre è stato di 1,88 miliardi di dollari, superando di gran lunga le stime di consenso di 1,37 miliardi di dollari. Il titolo dell'azienda è in borsa con un andamento piatto.
La guidance dell'azienda per l'anno fiscale 2024 prevede un fatturato di 8 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti di 5,904 miliardi di dollari. L'EBITDA rettificato previsto è stimato in circa 2.215 milioni di dollari.
"I nostri dipendenti hanno ottenuto un altro anno di risultati eccezionali", ha dichiarato Patrick Dovigi, fondatore e amministratore delegato di GFL. "Nel 2023, la nostra continua attenzione a una forte esecuzione ha portato a una crescita organica dei ricavi a due cifre, leader nel settore".
Il quarto trimestre ha registrato un aumento del 9,9% dei ricavi, escludendo l'impatto delle cessioni, e un aumento dell'11,9% dell'EBITDA rettificato, incluso l'impatto delle cessioni. L'aumento del prezzo dei rifiuti solidi del 7,9% ha contribuito in modo significativo alla crescita dei ricavi. Il margine EBITDA rettificato del trimestre è migliorato di 200 punti base, raggiungendo il 26,1%.
Per l'intero anno 2023, la società ha registrato un aumento dei prezzi dei rifiuti solidi del 9,8%, il più alto nella storia dell'azienda, che ha portato a un fatturato di 7.515,5 milioni di dollari, con un aumento del 15,7% escludendo l'impatto delle cessioni. L'EBITDA rettificato dell'anno è aumentato del 21,1%, escludendo le cessioni, con margini in crescita di 120 punti base al 26,7%.
Guardando al 2024, GFL prevede per l'intero anno un prezzo di base dei rifiuti solidi compreso tra il 6,0% e il 6,5%, con una crescita organica dei servizi ambientali compresa tra il 5,0% e il 5,5%. Le previsioni non includono i contributi di eventuali fusioni e acquisizioni incrementali (M&A).
Dovigi ha concluso: "Il forte slancio dei prezzi in uscita dal 2023 ci posiziona per una crescita della top-line del 9% nel 2024, prima di considerare l'impatto delle fusioni e acquisizioni incrementali, e per un'espansione del margine EBITDA organico rettificato di oltre 100 punti base per il 2024".
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