I titoli di Stato statunitensi sono scesi giovedì, poiché la crescita economica del primo trimestre negli Stati Uniti ha indicato un'inflazione persistente, riducendo le aspettative di riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
L'espansione economica del primo trimestre è stata più debole del previsto, ma l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) su base trimestrale è aumentato più del previsto. Allo stesso tempo, il numero di nuove richieste di sussidi di disoccupazione presentate settimanalmente è stato inferiore alle previsioni.
Di conseguenza, il valore dei titoli di Stato statunitensi è diminuito e i tassi di interesse sulle obbligazioni a 10 e 30 anni sono saliti ai livelli più alti dell'anno. Questi sviluppi hanno indotto gli investitori a rimandare a dicembre le previsioni sulla data in cui la Federal Reserve avrebbe iniziato a ridurre i tassi di interesse.
Il Prodotto Interno Lordo è aumentato ad un tasso annuale dell'1,6%, mentre l'indice dei prezzi PCE core su base trimestrale è salito di un inaspettato 3,7%. Secondo Bloomberg, gli operatori di swap sui tassi d'interesse prevedono ora circa 33 punti base di tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve per tutto il 2024. Questa aspettativa è molto inferiore agli oltre sei tagli di 0,25 punti percentuali ciascuno che erano stati previsti all'inizio dell'anno.
In un rapporto di giovedì, gli analisti di Citibank hanno dichiarato di ritenere che gli investitori "siano stati troppo veloci a scartare la possibilità di una prima riduzione dei tassi di interesse a giugno o luglio".
"Prevediamo ancora che il taglio iniziale avvenga a giugno, ma ciò richiederebbe che i dati dell'inflazione di base inizino a diminuire più rapidamente di quanto previsto dai funzionari della Federal Reserve", ha dichiarato l'istituto finanziario.
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