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Governi zona euro dovranno corteggiare acquirenti privati per vendere montagne di debito

Pubblicato 22.12.2022, 10:36
Aggiornato 22.12.2022, 10:45
© Reuters. Il glifo dell'euro di fronte alla vecchia sede della Bce a Francoforte. 9 aprile 2019.  REUTERS/Kai Pfaffenbach/File Photo

(Reuters) - L'anno prossimo i governi della zona euro dovranno fare la corte agli investitori privati per convincerli a comprare 400 miliardi di euro di nuovo debito, il che peserà ulteriormente sui martoriati mercati obbligazionari del blocco, mentre la Bce sta riducendo ulteriormente il proprio sostegno.

La Banca centrale europea, di fatto un acquirente garantito di debito da quando ha lanciato il quantitative easing (Qe) nel 2015 accaparrandosi tutte le nuove obbligazioni vendute dai governi almeno dal 2019 al 2021, inizierà a scaricare i bond.

Mentre i governi, che si affannano per attutire l'impatto dell'impennata dei prezzi dell'energia, hanno bisogno di fondi aggiuntivi. Nel 2023 la Germania emetterà una quantità record di nuovo debito. L'ammontare del nuovo debito pubblico tedesco sarà doppio rispetto al precedente record di dieci anni fa, osserva Bank of America (NYSE:BAC).

Ciò significa che gli emittenti dovranno lavorare di più per trovare acquirenti, e rischiano di pagare di più dopo che una Bce inaspettatamente hawkish, ha spinto la scorsa settimana gli investitori a prezzare mezzo punto percentuale di ulteriori rialzi dei tassi l'anno prossimo.

Pur continuando a reinvestire il debito in scadenza acquistato durante la pandemia, Francoforte comincerà a ridurre dal suo portafoglio obbligazionario da 5.000 miliardi di euro, al ritmo di 15 miliardi di euro al mese tra marzo e giugno. Non è ancora chiaro quali saranno le mosse successive, il che aumenta l'incertezza.

Già a novembre, il 'contact group' delle Bce sul mercato obbligazionario ha citato l'elevata quantità di debito che gli investitori privati dovrebbero acquistare come la preoccupazione più frequentemente menzionata.

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"Vediamo una scarsa propensione degli investitori ad acquistare obbligazioni europee l'anno prossimo", ha detto Julian Le Beron, chief investment officer per il core fixed income di Allianz (ETR:ALVG) Global Investors.

Le Beron sta vendendo Bund tedeschi per acquistare Treasuries statunitensi, che molti investitori preferiscono, sostenendo che c'è meno incertezza sulla crescita e sull'inflazione.

"C'è una triplice sfida: una Bce hawkish, il ritmo del quantitative tightening e un'emissione di titoli di Stato piuttosto consistente nel primo trimestre", ha detto Le Beron.

I rendimenti tedeschi sono già saliti di 250 punti base (bps) quest'anno e quelli italiani di oltre 300 bps, di cui 50 bps solo nell'ultima settimana.

Gli analisti di Bnp Paribas (EPA:BNPP), Deutsche Bank (ETR:DBKGn) e Citigroup (NYSE:C), tre delle quattro principali banche che gestiscono le vendite di debito pubblico in euro secondo Refinitiv, prevedono che i rendimenti continueranno a salire anche il prossimo anno.

Bnp cita le vendite di debito come uno dei fattori che, secondo le sue previsioni, faranno salire il rendimento dei Bund tedeschi a 10 anni di altri 45 punti base nel primo trimestre, al 2,75%.

 

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Andrea Mandalà)

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