Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

Ifis vede nuova ondata deteriorati, da Npl Meeting critiche operatori a ruolo Amco

Pubblicato 30.09.2020, 13:44
© Reuters.

CERNOBBIO (Reuters) - L'industria dei crediti deteriorati si prepara a una nuova ondata generata dalla pandemia di coronavirus che, secondo le stime di Banca Ifis, è destinata a far salire lo stock di Npe in Italia del 5% quest'anno e del 14% il prossimo toccando i 385 miliardi contro i 324 miliardi del 2019.

L'impatto della crisi, tuttavia, sarà comunque inferiore a quello causato dalla precedente fase recessiva, che aveva spinto il tasso di deterioramento dei crediti sui bilanci bancari attorno al 4,5%, ha spiegato l'AD di Ifis Luciano Colombini aprendo l'edizione 2020 dell'Npl Meeting organizzato dalla banca veneta.

Ifis vede questo tasso in brusca risalita al 2,8% nel 2021 dall'1,3% di quest'anno a fronte del crollo del Pil. Di riflesso l'Npe ratio lordo di sistema, rapporto che misura il peso dei crediti problematici lordi sul totale impieghi, è visto risalire al 7,3% il prossimo anno dal 6,2% del 2020.

I nuovi flussi di deteriorati alimenteranno il mercato delle cessioni con volumi stimati pari a 34 miliardi sia quest'anno che il prossimo.

Sul tema delle cessioni, gli operatori presenti sul palco dell'Npl Meeting sottolineano come in un mercato dove la competizione aumenta, i prezzi salgono e i margini si riducono, la concorrenza di un player a capitale pubblico come Amco possa rappresentare un problema.

"Teniamo conto che qui c'è un'industria degli Npl che va tutelata ... ben venga un soggetto pubblico che rende liquido il mercato ma a condizioni di mercato", sottolinea Colombini.

Amco ha sempre rigettato le critiche ricordando che un soggetto vigilato dalla Corte dei Conti non può non operare a prezzi di mercato.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

"Il punto di forza di Amco è un azionista paziente che non vuole ritorni a doppia cifra in un periodo breve, preferisce massimizzare l'azione di recupero", spiega Giuseppe De Martino, senior adviser del Mef sulle tematiche bancarie.

"L'azionista è disposto ad accettare un rendimento ragionevole e ciò consente ad Amco di conciliare obiettivi di profitto, sempre nell'ambito di logiche di mercato, con l'interesse pubblico e questo riteniamo sia un ruolo importante. Questo modello di business, data la natura dell'azionista, non deve essere visto come tale da spiazzare operatori privati ma come complementare", aggiunge De Martino.

L'AD di illimity (MI:ILTY), Corrado Passera, paventa il rischio di uno "svuotamento" del mercato.

Netta anche la posizione di Andrea Mangoni, AD di doValue, secondo cui Amco fa concorrenza tanto agli investitori in Npl quanto ai soggetti che li gestiscono potendo però contare su un costo della provvista molto più basso.

"Amco riesce a distorcere due mercati, quello degli investitori e il nostro, è un nostro competitor in un mercato ipercompetitivo e probabilmente già troppo affollato anche prima dell'arrivo di Amco," osserva Mangoni.

Concorda l'AD di Intrum Italy, Marc Knothe, secondo cui "Amco è un competitor e non una bad bank come in altri paesi". Il mercato italiano degli Npl funziona bene, secondo Knothe, che invoca "regole chiare" su "chi interviene su banche che vanno salvate e chi interviene su banche sane".

"Le regole ci devono essere quando l'onda degli Npl arriva", dice l'AD di Intrum Italy secondo cui il Covid-19 ha portato a una limatura dei prezzi solo sui portafogli più piccoli ma non su quelli maggiori, sui quali c'è ancora molta competizione tra acquirenti, la cui fisionomia è mutata a seguito della pandemia con una diminuzione della presenza di esteri a favore di attori nationali.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Margini in riduzione per la concorrenza in costante aumento e per una maggiore capacità delle banche di gestire i processi di cessione continueranno ad alimentare pressioni verso il consolidamento tra servicer e lo scenario a tendere sarà quello di una manciata di operatori di dimensioni maggiori e piccoli operatori specializzati.

(Valentina Za, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)

Ultimi commenti

attenzione alla nuova banca di Face book con sede in Irlanda hanno una liquidità immensa confronto a tutte le banche europee ... se iniziano a fare prestiti le nostre banche fallirano se non si fondono velocemente
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.