Di Alessandro Albano
Investing.com - Il mercato europeo delle auto ha subito una significativa battuta d'arresto a luglio dopo quattro mesi di crescita accelerata, con le nuove immatricolazioni in calo del 23,2% a 823.949 unità. Questi i nuovi dati dell'Acea (MI:ACE), l'associazione dei costruttori europei, che mostrano come i quattro principali mercati dell'UE abbiano registrato tendenze simili, registrando tutti forti perdite.
La Francia ha visto il calo più marcato (-35,3%), seguita da Spagna (-28,9%), Germania (-24,9%) e Italia (-19,2%).
Stesso trend osservato ad agosto, quando le immatricolazioni sono diminuite del 19,1% su base annua per raggiungere 622.993 unità, con cali a doppia cifra per Spagna (-28,9%), Italia (-27,3%), Germania (-23,0%) e Francia (-15,0%).
Nei primi otto mesi del 2021, i volumi di vendita hanno registrato un aumento su base annua dell'11,2%, con un totale di 6,8 milioni di nuove autovetture. Nonostante la debole performance dei mercati dell'UE durante i mesi estivi, i guadagni sostanziali all'inizio dell'anno hanno mantenuto la crescita cumulativa in territorio positivo. Di conseguenza, ciascuno dei quattro principali mercati ha registrato finora una crescita quest'anno: Italia (+30,9%), Francia (+12,8%), Spagna (+12,1%) e Germania (+2,5%).
Stellantis
Il mese scorso, Stellantis (MI:STLA) ha registrato il 29,4% in meno dei veicoli (122.836) rispetto allo stesso mese del 2020, con la quota di mercato nel mercato UE che è diminuita 16,9% dal 19,7%.
Da gennaio, le immatricolazioni dell'ex Fca sono invece aumentate del 14,8% su base annua a 1,68 milioni circa, con quota in aumento dal 20,2% al 20,6%.
Il titolo del gruppo italo-francese non risente dei dati estivi e segna un rialzo dell'1,6% a 17,614 euro per azione a Piazza Affari, mentre a Parigi aumenta dell'1,5% a 17,6.
"Sul mercato dell'auto, stremato dalla pandemia, sta arrivando un'altra stangata: la crisi dei semiconduttori che sta interessando in maniera sempre più grave anche la produzione di auto", sottolinea il Centro Studio Promotor citato dall'Ansa.
Per il centro studi, "è necessario che l'Italia adotti al più presto una politica di incentivi per la transizione all'auto elettrica", e l'occasione "è la prossima legge di Bilancio e anche il Pnrr dell'Unione Europea".