Di Mauro Speranza
Investing.com – Intesa Sanpaolo (MI:ISP) sarebbe entrata nel consorzio italo-francese formatosi con l’obiettivo di formulare un’offerta per Borsa Italiana in vista della scadenza fissata per domani. La notizia è stata diffusa dalla Reuters che cita due fonti.
La banca, dunque, si unirebbe a Cassa e Depositi e Prestiti e ai francesi di Euronext che hanno annunciato di procedere alla presentazione di un’offerta non vincolante al London Stock Exchange (Lse), deciso a vendere Borsa Italiana.
Si segnala, inoltre, che oggi è l’ultimo giorno dell’opa residuale (sell-out) di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca (MI:UBI). Le adesioni si sono attestate all’8,884%, mentre il 17 settembre è fissato il pagamento del corrispettivo, mentre il giorno successivo avverrà il delisting di Ubi Banca.
L’accordo per Borsa Italiana
"Il Consiglio di Amministrazione di Cdp e Cdp Equity hanno deliberato ieri di procedere congiuntamente con Euronext alla presentazione di un'offerta non vincolante per Borsa Italiana in collegamento con il processo di vendita avviato dal London Stock Exchange Group (LON:LSE)", hanno confermato le due parti
Le proposte non vincolanti sono attese lunedì 14 settembre, dopo la mini proroga concessa dal London Stock Exchange per una due diligence più approfondita. In corsa anche gli svizzeri di Six e i tedeschi di Deutsche Borse
Nell’accordo è previsto il passaggio di una quota pari all’8% nel gruppo francese di Cdp analoga a quella della omologa cassa di deposito francese e, secondo quanto riferito ieri a Reuters, con questo accordo avrebbe due posti nel cda di Euronext.
Il Ministro delle Finanze Roberto Gualtieri aveva avuto dei colloqui privati con l’AD di Euronex, Stephane Boujnah, per discutere del futuro di Borsa Italiana.
Il governo preferirebbe la scelta Euronext perché permetterebbe a Borsa Italiana di restare all’interno della zona euro, in quanto considerato asset strategico. Inoltre, in questo modo le offerte su Borsa Italiana e la controllata Mts, la piattaforma di titoli di Stato, saranno vagliate dal governo e dalla autorità di vigilanza "ai sensi della normativa sul Golden Power".
La cordata composta da Cdp-Euronext valuta il dossier tra i 3,5 e i 4 miliardi di euro, secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg. Una cifra sostanzialmente in linea con le stime degli analisti circolate fino a oggi.
Euronext raggruppa attualmente i listini di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Oslo e Dublino.