Di Alessandro Albano
Investing.com - Intesa (MI:ISP) ha chiuso il primo semestre con risultati oltre le attese degli analisti per quanto riguarda il secondo trimestre, e con piacevoli sorprese dal punto di vista delle cedole.
Tra gennaio e giugno, la banca guidata dall'Ad Carlo Messina ha registrato un utile netto di 3,02 miliardi di euro, +17,8% dai circa 2,57 miliardi del primo semestre 2020, con quasi 1,51 miliardi segnati nel secondo trimestre, +66% rispetto alle attese della sim Equita (901 milioni).
L'utile dei primi sei mesi permette a Ca' de Sass di aspettarsi un risultato netto di 4 miliardi nel 2021, spiega la stessa banca nella nota diffusa.
I ricavi crescono a 10,7 miliardi dai 10,5 miliardi del giugno 2020, e ammontano nel secondo trimestre a 5,2 miliardi, sopra le previsioni di Equita di 4,85 mld.
Inoltre, il risultato della gestione operativa aumenta del 5,9% nei sei mesi a 5,42 miliardi (2,52 miliardi nel trimestre pre-estivo), con costi operativi in calo del 2,3%.
A livello patrimoniale, la banca piemontese chiude il periodo con un CET 1 pro forma a regime del 15,7%, mentre secondo i criteri transitori al 2021 è al 14,9%, livello top tra le banche europee e rispetto a un SREP 2021 dell’8,63%.
Dividendi
Oltre all'approvazione dei conti, Ca' de Sass ha dato nuovi aggiornamenti sulla politica dei dividendi, prevedendo la distribuzione cash da riserve sul 2020 con un payout complessivo pari al 75% dell'utile netto adjusted dello scorso anno (inclusi gli 694 milioni già erogati).
La delibera sarà sottoposta a un'assemblea straordinaria nella prima metà di ottobre, si legge ancora in nota, con la cedola unitaria che sarà pari a 9,96 centesimi per azione.
Inoltre, la banca intende staccare dividendi sui conti 2021 con un payout dell'utile netto del 70%, e pagare un acconto di 7,21 centesimi (circa 1,4 miliardi) il 24 novembre con data stacco il 22 dello stesso mese.
Secondo l'istituto bancario, la generazione di valore per tutti gli stakeholder verrà poi accresciuta "dalle sinergie previste per oltre un miliardo di euro derivanti dalla fusione con UBI Banca (MI:UBI)" e "dagli oltre 6 miliardi di euro nel 2020 e oltre 300 milioni di euro nel primo semestre 2021, a valere sull'utile ante imposte, che il gruppo ha destinato all'ulteriore rafforzamento della sostenibilità dei risultati".