Di Geoffrey Smith
Investing.com – Il supervisore bancario più importante d’Europa sembra proprio che non sia stato attento a ciò che ha desiderato, perché adesso il desiderio si è avverato.
Andrea Enria, che dirige il Consiglio di Vigilanza della Banca Centrale, aveva lanciato l’allarme in un’intervista pubblicata lunedì nella quale avvisava le banche di assicurarsi di fornire risultati credibili sulle perdite dai prestiti alla pubblicazione delle previsioni trimestrali nelle prossime settimane.
Ha lasciato intendere che se non sarà soddisfatto dalle previsioni delle banche la BCE sarà costretta a prolungare il bando sui pagamenti dei dividendi e sul riacquisto delle azioni.
Questo fattore ha pesato molto sul prezzo delle azioni di alcune banche come l’italiana Unicredit (MI:CRDI), che aveva preparato dividendi generosi prima della pandemia. Questo divieto è stata una delle cause che ha portato il sotto-indice Stoxx 600 Banks ad essere uno dei peggiori dell’anno, con un crollo del 39%.
Enria ha dichiarato al giornale tedesco Handelsblatt che le banche della zona euro potrebbero dover affrontare perdite da 1,4 mila miliardi di euro (1,7 mila miliardi di dollari) di sofferenze causati dalla pandemia. Ha aggiunto che è “troppo presto per escludere questo scenario”.
Il messaggio di Enria sottolinea un cambio della politica che è partito in estate. Il primo istinto dei regolatori è stato quello di evitare una stretta del credito che avrebbe fatto peggiorare ulteriormente il danno economico. Di conseguenza sono stati allentati gli standard bancari e le linee guida.
Il cambio di registro di Enria indica alle banche che è il momento di staccare la spina, soprattutto a quelle aziende per le quali la pandemia sta soltanto accelerando una fine già prevedibile.
“Le banche dovrebbero guardare con onestà ai loro libri bancari e capire quali tra i loro clienti riusciranno a sopravvivere alla crisi”, ha dichiarato Enria.