Di Geoffrey Smith
Investing.com - Le cose per Bayer (DE:BAYGN) non fanno che andare di male in peggio.
Quest’anno il conglomerato tedesco ha accumulato decine di miliardi di euro di spese legali per il cancro causato dal Roundup, il pesticida ereditato con l’acquisizione di Monsanto due anni fa.
Ora ha annunciato che prevede una svalutazione di quasi 10 miliardi di euro della divisione agraria, per i danni dovuti alla pandemia.
Ne ha attribuito la colpa alle “aspettative ridotte sulla crescita per via dei prezzi bassi delle materie prime dei principali raccolti, all’intensa concorrenza nella soia ed ai consumi di biocarburante minori”.
L’ultima parte è importante, perché molti dei suoi ricavi dai biocarburanti arrivano dal Brasile, dove i danni economici della pandemia hanno comportato un forte deprezzamento del real.
E questo danno non sarà di breve durata: la compagnia stima che gli utili core del prossimo anno scenderanno dai livelli di quest’anno.
La notizia ha fatto crollare il titolo di Bayer di oltre il 10% al minimo di nove anni.
Il titolo ha ora perso due terzi del valore dal picco del 2015. La maggior parte è attribuibile all’acquisizione da 63 miliardi di dollari di Monsanto, fortemente voluta dall’amministratore delegato Werner Baumann.
L’ossessione di Baumann per questo accordo ha fatto sì che lui e il suo team ignorassero i rischi legati alla lunga e ben documentata relazione del Roundup con il cancro.
La compagnia, che intende essere leader globale nel settore farmaceutico, non è inoltre riuscita a trarre vantaggio dalla pandemia quest’anno. Bayer è stata assente dalla corsa allo sviluppo di un vaccino per il virus Covid-19. Il suo maggiore contributo alla lotta alla malattia consiste nella produzione dell’idrossiclorochina, divenuta famosa come cura alternativa al Covid-19 in quanto promossa dal Presidente Donald Trump e da altri, sebbene sconsigliata dalla Food and Drug Administration.
Sembra esserci ancora molta strada da fare, sia per Baumann che per Bayer.