State Street Global Markets ha rilevato un aumento del senso di avversione al rischio tra gli investitori a lungo termine nel mese di ottobre, in gran parte dovuto al conflitto in corso in Medio Oriente. Il rapporto di ottobre della società ha evidenziato un calo significativo del Risk Appetite Index e un cambiamento nell'asset allocation, con un aumento della liquidità e un calo delle partecipazioni azionarie ai minimi da 29 mesi.
L'indice di propensione al rischio, che misura il comportamento degli investitori istituzionali, è crollato da -0,18 a -0,55 tra settembre e ottobre, riflettendo questa crescente tendenza all'avversione al rischio. Il rapporto ha inoltre rilevato una riduzione del 55% dell'esposizione al rischio nei ventidue fattori che compongono l'indice.
Questo cambiamento nel sentimento degli investitori è stato ulteriormente evidenziato dai cambiamenti nell'asset allocation. La liquidità è salita al 21,1%, segnando un aumento significativo di oltre il 6% da marzo 2022. Nel frattempo, le partecipazioni azionarie sono scese al 50,5%, toccando il punto più basso in oltre due anni. Anche il reddito fisso è diminuito, scendendo al 28,3%.
Nonostante questo calo, le partecipazioni azionarie sono ancora superiori alla loro media storica, il che suggerisce la possibilità di un'ulteriore conversione verso la liquidità mentre gli investitori continuano a navigare in condizioni di mercato incerte.
Michael Metcalfe di State Street Global Markets ha sottolineato la coerenza della riduzione del rischio in più classi di attività, con il 55% degli investitori che ha ridotto la propria esposizione al rischio. Ha inoltre messo in guardia da un eccessivo ottimismo nonostante l'inizio positivo di novembre del mercato azionario, accennando a potenziali vulnerabilità per le partecipazioni azionarie a causa di questo spostamento verso la liquidità.
L'escalation del conflitto in Medio Oriente e le preoccupazioni per i tagli dei tassi d'interesse sono stati identificati come fattori chiave che hanno determinato un maggiore senso di avversione al rischio tra gli investitori. Si prevede quindi che questa tendenza continui se le incertezze geopolitiche ed economiche dovessero persistere.
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