Giovedì scorso, le azioni di Zealand Pharma A/S (NASDAQ:ZEAL) hanno ricevuto un rating Buy da BTIG, che riflette l'ottimismo sul potenziale dell'azienda nel mercato dei trattamenti dell'obesità. L'analista della società ha sottolineato la performance di Zealand da un anno all'altro, che ha superato in modo significativo il settore biotecnologico più ampio, e prevede un'ulteriore crescita grazie ai prossimi dati clinici.
Il titolo Zealand ha registrato un notevole incremento, con una crescita del 78,3% rispetto al 12,1% dell'indice XBI biotech. La pipeline sull'obesità dell'azienda, che comprende una serie di incretine e un analogo dell'amilina chiamato petrelintide, è considerata la migliore della categoria. Il petrelintide, in particolare, è destinato a diventare un'opzione terapeutica di nuova generazione.
I dati clinici per il petrelintide sono attesi nella prima metà del 2024, con uno studio di 16 settimane che coinvolgerà 48 partecipanti. Questi dati sono considerati un potenziale punto di svolta per le azioni di Zealand. Si prevede che il trattamento sarà ben accolto grazie alla sua capacità di preservare la massa magra e di causare meno effetti collaterali gastrointestinali rispetto alla terapia standard.
Inoltre, l'azienda dispone di due terapie per malattie rare quasi in commercio e con poca concorrenza, che si prevede avranno un grande successo e potenzialmente raggiungeranno 1,9 miliardi di dollari di picco di vendite combinate. La partnership di Zealand con Boehringer Ingelheim per un agonista GLP-1/GCG è vista come un forte attore nel mercato dell'obesità, con il sostegno degli enti pagatori.
L'altro farmaco dell'azienda, la glepaglutide, è in grado di sfidare Gattex, con un fatturato attuale di oltre 800 milioni di dollari, per il trattamento della sindrome dell'intestino corto (SBS). La mancanza di dati di Fase 3 impressionanti da parte dei concorrenti il mese scorso rafforza ulteriormente la posizione di Zealand in questo mercato delle malattie rare.
Infine, la Complete Response Letter (CRL) relativa alla produzione del dasiglucagone per l'iperinsulinismo congenito (CHI) dovrebbe essere risolta con la ripresentazione di una New Drug Application (NDA) nella prima metà del 2024. Questo va ad aggiungersi al portafoglio di trattamenti per malattie rare dell'azienda che deve affrontare una concorrenza minima.
Le prospettive positive di BTIG sono coronate da un obiettivo di prezzo di 840 corone danesi per Zealand Pharma, che definisce un'aspettativa elevata per la crescita e il successo dell'azienda nel prossimo anno.
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