(Reuters) - L'amministratore delegato del gruppo Leonardo, Alessandro Profumo, ha respinto l'idea, recentemente lanciata dall'ex primo ministro Matteo Renzi, di una possibile fusione con il costruttore navale Fincantieri (MI:FCT).
Intervenuto a un evento pubblico, Profumo ha affermato che la crescente diversificazione potrebbe avere effetti negativi.
"In alcuni casi mettere insieme molte attività potrebbe diventare un limite", secondo le dichiarazioni di Profumo confermate da un suo portavoce.
Profumo ha aggiunto che alcuni critici vedono Leonardo già come troppo diversificata. Le divisioni operative del gruppo comprendono attualmente elicotteri, velivoli, aerostrutture, elettronica, sicurezza informatica e spazio.
I due gruppi sono entrambi controllati dal Tesoro italiano e cooperano nel settore della costruzione di navi militari.
Secondo Renzi, che non ha alcun ruolo ministeriale ma è elemento importante per l'equilibrio della coalizione di governo, una fusione tra i due gruppi creerebbe un colosso nazionale e aumenterebbe la capacità di Roma di investire nei settori della difesa e dello spazio.