Di Alessandro Albano
Investing.com - Inizio di settimana complicato per Leonardo SpA (MI:LDOF) nonostante l'operazione su Hensoldt (DE:HAGG) annunciata nel weekend, che permetterà alla società guidata da Alessandro Profumo di entrare nel mercato tedesco della difesa ed in particolare in quello dei sensori.
Il titolo della blue chip di Palazzo Mezzanotte cede il -2,7% a 6,74 euro per azione con minimi intraday oltre il -3% in area 6,66. Ampi i volumi sullo strumento, vicini ai 6,4 milioni.
Leonardo ha stipulato un accordo con Square (NYSE:SQ) Lux Holding II, società controllata da fondi assistiti da Kohlberg Kravis & Roberts & Co LP, per l’acquisizione di una quota del 25,1% della società tedesca al prezzo di 606 milioni di euro, (23 per azione), il quale prevede un premio del 48% rispetto alla chiusura di venerdì.
Dopo il closing, previsto nella seconda metà del 2021 a seguito dell'iter normativo in Germania e "in un numero selezionato di Paesi", Leonardo diventerà il maggior azionista di Hensoldt insieme a Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW), partecipata all'80% dalla Repubblica Federale Tedesca, il quale ha concordato l’acquisizione di una partecipazione del 25,1% nel gruppo quotato in Germania nel marzo scorso.
L'entrata nella società attiva nel campo dei sensori per difesa e sicurezza, che garantirà al gruppo italiano la scelta due candidati da nominare come membri dell’Organismo di Vigilanza, è stata annunciata dalla stessa Leonardo come "un'operazione strategica di lungo periodo nel mercato tedesco della difesa in rapida crescita".
Un'operazione che, secondo Profumo, "creerà valore per i nostri azionisti", riflettendo "la visione di lungo periodo riguardo all'importanza di costruire una cooperazione nell’industria europea dell’aerospazio e difesa e la determinazione di Leonardo di avere un ruolo attivo nel suo sviluppo”.
Preoccupa l'impatto sulla tenuta finanziaria del gruppo, dato che, come affermato della stessa società nella nota diffusa dopo il deal, sarà mantenuta "attraverso cessioni e la quotazione di Leonardo DRS", la controllata statunitense protagonista del mancato IPO a Wall Street lo scorso marzo.