Investing.com - La London Stock Exchange (LON:LSEG) ha deciso di sospendere le negoziazioni per 27 società russe quotate sulla Borsa britannica a seguito dell'invasione in Ucraina e le conseguenze delle sanzioni occidentali.
Tra le società interessate dal provvedimento, LSE ha escluso EN+, Gazprom (LON:GAZPq), Lukoil (LON:LKOH), Rosneft (LON:ROSNq) e Sberbank (LON:SBNCyq), tra le principali banche russe che nella sola giornata di ieri ha perso il 95% del proprio valore azzerando di fatto il valore di mercato.
LSE, ha comunicato la società in nota, ha preso la decisone di escludere i titoli russi dal trading "alla luce delle condizioni di mercato e al fine di mantenere i mercati ordinati", con misure simili che verrano prese anche dalle borse tedesche e statunitensi.
Sono circa 430 i miliardi di sterline che sono stati spazzati via dalle quotate russe a Londra nelle ultime due settimane a causa delle sanzioni occidentali, con la borsa di Mosca chiusa da lunedì per la striscia consecutiva più lunga dal 1998.
Con Mosca che ha deciso di non pagare gli interessi sui bond agli investitori stranieri, diverse agenzie di rating, tra cui Moody's e Fitch, hanno declassato i il debito di Mosca a 'junk' - rispettivamente a B ed a B3 - a causa del "grave colpo alla crescita economica" e per "la continua incertezza interna e geopolitica".