ROMA (Reuters) - Mediaset (MI:MS) e Cairo Communication (MI:CAI) hanno presentato ricorso al Tar contro la delibera con cui l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha fissato le regole per l'asta delle frequenze da destinare ai nuovi servizi di telefonia mobile e dal quale il governo si aspetta almeno 2,5 miliardi in cinque anni.
Lo riferiscono una fonte legale e un'altra a conoscenza del dossier.
"Mediaset farà ricorso contro tutto perchè con l'asta le verrebbero sottratte le frequenze che oggi ha in uso" ha detto la fonte legale.
La seconda fonte ha confermato "che sono stati fatti i ricorsi dal gruppo Cairo e da Mediaset".
L'assegnazione ai nuovi servizi, soprattutto per la trasmissione dati, di queste porzioni di spettro radio è stata decisa dall'Unione europea.
Il 23 maggio 2018 l'Agcom ha approvato la delibera 231
che definisce le "procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione (5G)".
Il bando per l'asta sarà fatto dal Mise con il Mef come già accaduto in passato per l'assegnazione delle altre frequenze.
Mediaset e Cairo non hanno voluto commentare.
(Alberto Sisto)
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