LA JOLLA, California - MediciNova, Inc., società biofarmaceutica quotata al NASDAQ:MNOV e alla Borsa di Tokyo (4875), ha presentato nuovi dati di uno studio non clinico sul suo farmaco MN-166 (ibudilast) al meeting annuale della Society of Toxicology. Lo studio si è concentrato sull'efficacia del farmaco nel trattamento delle lesioni polmonari acute (ALI) causate dall'inalazione di gas cloro in modelli di pecora, considerati clinicamente rilevanti per le condizioni umane.
Lo studio ha valutato gli effetti di MN-166 (ibudilast) sulla funzione polmonare, misurando in particolare il rapporto PaO2/FiO2, un indicatore chiave dell'ossigenazione polmonare. Il farmaco è stato testato sia in regime di dose singola che di dose multipla, con miglioramenti significativi osservati nel gruppo a dose multipla. Gli animali trattati con una dose più elevata di MN-166 (ibudilast) hanno mostrato un netto miglioramento del rapporto PaO2/FiO2, delle pressioni delle vie aeree e dei punteggi delle lesioni polmonari e hanno mantenuto una migliore funzionalità cardiaca e renale rispetto agli altri gruppi di trattamento.
In particolare, tutti i soggetti del gruppo MN-166 (ibudilast) ad alte dosi sono sopravvissuti al periodo di studio di 48 ore, mentre negli altri gruppi si sono verificate eutanasie precoci dovute al soddisfacimento dei criteri di danno grave. Questi risultati suggeriscono che MN-166 (ibudilast) potrebbe essere un candidato promettente per il trattamento dell'ALI, comprese le condizioni che soddisfano i criteri della sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS).
Il Direttore Medico di MediciNova, Dr. Kazuko Matsuda, ha espresso ottimismo sul potenziale del farmaco sulla base di questi risultati, di precedenti modelli non clinici e dei risultati positivi di uno studio clinico che ha coinvolto pazienti ospedalizzati con COVID-19 a rischio di sviluppare ARDS.
MN-166 (ibudilast) è una piccola molecola che inibisce alcuni enzimi e citochine infiammatorie ed è in fase di sviluppo avanzato per diverse malattie neurodegenerative e altre patologie, tra cui la COVID lunga e il disturbo da uso di sostanze.
La ricerca è stata parzialmente finanziata da fondi federali del Department of Health and Human Services; Administration for Strategic Preparedness and Response; Biomedical Advanced Research and Development Authority.
Questo annuncio si basa su un comunicato stampa.
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