MILANO (Reuters) - Mediobanca (BIT:MDBI) ha chiuso l'anno fiscale con risultati record, sopra i target del piano, e ha lanciato un nuovo programma di buyback di circa 200 milioni di euro, mentre il Ceo Alberto Nagel annuncia ufficialmente la sua disponibilità per un nuovo mandato triennale.
L'assemblea degli azionisti del 28 ottobre nominerà il nuovo Cda. Nagel, alla guida della banca dal 2008, è finito nel mirino di due importanti azionisti, la Delfin della famiglia Del Vecchio e l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, che lo accusano di una strategia poco aggressiva anche per ciò che riguarda la controllata Generali (BIT:GASI), in cui Mediobanca è primo azionista.
"Ho dato la mia disponibilità a continuare nell'attuale posizione avendo elaborato un piano di grande spinta", ha detto Nagel durante un press briefing sui conti riferendosi al nuovo piano triennale annunciato a maggio.
Subito dopo il titolo ha accelerato fino a +3,4%, segnale che il mercato apprezza il lavoro di Nagel.
Il board uscente di Mediobanca sta lavorando a una propria lista di candidati per il rinnovo che dovrebbe essere pronta per metà settembre. L'obiettivo - ha spiegato Nagel - è migliorare la qualità del board "con una maggiore indipendenza e un mix di competenze e professionalità adeguate", ma anche che il nuovo Cda sia "più inclusivo possibile", in un segnale di apertura al possibile inserimento di candidati graditi a Delfin o a Caltagirone nella lista.
Nagel ha poi anche commentato sul ddl capitale allo studio del governo che va - secondo il banchiere - nella giusta direzione per favorire la fiducia e l'accesso degli investitori sia individuali sia professionali e istituzionali al mercato italiano.
Tuttavia Nagel ritiene che la possibile introduzione del voto maggiorato possa rappresentare un "passo indietro" alterando le regole del gioco tra "chi ha investito prima rispetto a come potrebbe essere fatto dopo".
La banca, il cui anno fiscale va da luglio a giugno, ha registrato un utile netto annuo di 1,027 miliardi, in crescita del 13%, di cui 236 milioni (+24%) nel quarto trimestre.
Il risultato include costi non ricorrenti per circa 80 milioni nel trimestre, resi possibili grazie ai forti ricavi,anche in vista del nuovo piano industriale al 2026 approvato lo scorso maggio, specifica una nota dell'istituto.
Nell'intero esercizio i ricavi salgono del 16% 3,3 miliardi sopra l'obiettivo di 3 miliardi fissato dal precedente piano 2019-2023, beneficiando in particolare della crescita del 22% del margine di interesse a circa 1,8 miliardi, di cui 502 milioni nel quarto trimestre.
In lieve flessione dello 0,8% le commissioni, a 844 milioni, mentre i proventi dall'attività di trading registrano un rialzo del 27% a 206 milioni.
In tema di remunerazione agli azionisti, il Cda proporrà alla prossima assemblea un dividendo di 0,85 euro per azione, pari ad un payout del 70%, raggiungendo il target di distribuzione fissato nel piano di quattro anni fa (1,9 miliardi di dividendi cumulati).
Il buyback è previsto immediatamente dopo le autorizzazioni della Bce e dell'assemblea di ottobre, ha detto Nagel. Nel piano annunciato a maggio è previsto un ammontare complessivo di riacquisto di azioni di 1 miliardo.
(Andrea Mandalà, Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)