Di Alessandro Albano
Investing.com - Con volatilità ed incertezza a fare da protagoniste sui mercati, sempre più investitori si stanno rifugiando nella liquidità in attesa che si calmino le acque agitate da inflazione e rialzo dei tassi d'interesse.
Considerando un orizzonte di 12 mesi, la strategia del "sitting on cash" potrebbe non essere la più valida e potrebbe anche rivelarsi la più costosa. A scriverlo è Andrew Lake, Head of Fixed Income di Mirabaud AM, che indica "interessanti opportunità di investimento nel reddito fisso".
Titoli di Stato
Secondo Lake, tra le economie sviluppate il Regno Unito "non è particolarmente interessante" in questo momento. La parte breve della curva va bene perché il Paese non andrà in default, ma la parte più lunga probabilmente mostrerà "una continua volatilità e non abbiamo indicazioni su quale sarà la prossima mossa del governo".
Per gli investitori più avversi al rischio, invece, il fixed income a breve termine "appare interessante", come i Bund a 2 anni che rendono oltre il 2% e i Treasury statunitensi della stessa scadenza oltre il 4%.
Corporate bond
Guardando il debito societario, i gradini considerati "investment grade" sono l’area del reddito fisso dove l'asset manager vede "maggiori opportunità".
Gli spread, spiega, "stanno prezzando molte notizie negative e con l'intera curva che si riprezza, ci sono buone ragioni per investire in obbligazioni a breve e a lunga scadenza".
Quando i tassi d'interesse raggiungeranno il picco, l'inflazione inizierà a scendere e il rallentamento dell'economia prenderà piede, vedremo il potenziale di detenere asset a più lunga scadenza. Per i più conservatori, le obbligazioni a breve scadenza offrono oggi rendimenti molto interessanti.
Per quanto riguarda i corporate bond ad alto rendimento, gli spread "sono di nuovo interessanti", mentre i rendimenti complessivi sono vicini al 10%, ma attenzione a puntare sul debito high yield di qualità superiore, soprattutto "nelle società più solide con bilanci robusti".
Mercati emergenti
"Brasile, Messico e Medio Oriente sono mercati in cui abbiamo trovato investimenti interessanti di recente", precisa il manager, secondo il quale "è un momento interessante per considerare l'aggiunta di posizioni selezionate e di qualità".
Outlook
In generale, secondo Lake i mercati "rimarranno volatili nel prossimo futuro", con alcuni segnali di stress "legati alla liquidità, ma nulla di sistemico".
Il timore, precisa l'esperto, è che la Fed (e, in seconda battuta, la BCE) aumentino in modo troppo aggressivo i tassi e provochino una recessione "molto più grave di quella prevista dai mercati".
Questo rischio è aumentato, ma molto dipenderà dal calo dell'inflazione. "Tutti gli indicatori che osserviamo suggeriscono che l'inflazione sta iniziando a scendere, ma non così rapidamente come vorrebbe la Fed. Mi aspetto comunque una pausa della stretta monetaria nei prossimi mesi, per consentire agli effetti dei rialzi in corso di manifestarsi", afferma in conclusione il responsabile del reddito fisso di Mirabaud.