DI Alessandro Albano
Investing.com - Il titolo di Monte dei Paschi (BIT:BMPS) non riesce a fare prezzo neanche nel trading odierno dopo il crollo teorico del 34% registrato lunedì dovuto al raggruppamento azionario nell'ambito dell'aumento di captale da 2,5 miliardi approvato dagli azionisti lo scorso 15 settembre.
Nella giornata di ieri, Rocca Salimbeni ha confermato in una nota che "si è proceduto al raggruppamento delle azioni ordinarie di Mps nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni 100 azioni ordinarie esistenti previo annullamento di n. 87 azioni ordinarie per consentire la quadratura complessiva dell’operazione senza modifiche del capitale sociale”.
Successiva la nota di Borsa Italiana, che ha comunicato lo stop agli ordini senza limiti di prezzo "fino a successivo provvedimento sulle azioni ordinarie di Banca Mps".
Intanto, a Siena prosegue la ricerca per assicurarsi i milioni mancanti per portare a termine l'aucap e garantire la normale operatività della banca senza ricadere nella procedura europea di burden sharing.
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Dopo l'ok Mef a sottoscrivere la sua parte di capitale (64%), l'Ad Lovaglio deve ora raccogliere i rimanenti 900 milioni dalle banche esterne con i partner Anima Holding (BIT:ANIM) e Axa (BIT:AXA) che sarebbero pronti a sostenere una parte dell'operazione sebbene non sia chiaro con quale portata.
"Confidiamo che l'amministratore delegato Luigi Lovaglio sia in grado di portare a termine l'operazione", ha detto a Reuters Maurizio Leo, consigliere economico di Fratelli d'Italia, partito vincitore alle elezioni politiche.
Come ricorda l'agenzia britannica, il Monte deve raccogliere "più di otto volte il suo attuale valore di mercato di 300 milioni di euro, cinque anni dopo un salvataggio da 8,2 miliardi di euro di capitale".