Di Alessandro Albano
Investing.com - Se la crescita italiana è stata rivista al rialzo, non va alla stesso modo per il contesto bancario. Moody's ha lasciato a "negativo" l'outlook sul comparto bancario, a causa di "un deterioramento delle condizioni operative nei prossimi 12-18 mesi" e delle conseguenze "sulla qualità del credito".
Tuttavia, i tassi di interesse più elevati aumenteranno il reddito da interessi e la redditività delle banche "superando gli accantonamenti per perdite su prestiti e i costi operativi più elevati”, ma il rimborso di prestiti del programma TLTRO della Bce "si aggiungerà all’onere dei costi delle banche italiane”.
Moody's prevede comunque che i coefficienti patrimoniali del settore "rimangano sostanzialmente solidi”.
L'agenzia ha invece alzato le prospettive da Negative a Stabili per il settore bancario tedesco, spiegando che "gli aiuti governo, un'occupazione solida e una flessibilità maggiore del previsto da parte delle imprese nella diversificazione delle fonti di energia si tradurranno in buone performance creditizie".
Inoltre, è stato confermato l'outlook "stabile" per il Belgio, Danimarca, Francia, Olanda, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
In generale, "i tassi di interesse più alti sosterranno la redditività delle banche in un contesto operativo in deterioramento con una crescita economica più lenta in molti Paesi. Ci aspettiamo solo un moderato peggioramento della qualità degli asset", ha commentato la Vp senior credit officer di Moody's Louise Welin.
Ricordiamo che l'agenzia ha rivisto al rialzo del stime 2023 per Italia ed Eurozona, principalmente per il calo dei prezzi energetici e per un rischio minore di shock energetici: il Bel Paese crescerà dello 0,3% quest'anno rispetto ad una contrazione dell'1,4% prevista in precedenza, mentre il Pil dell'area euro è stimato in aumento dello 0,5%.
Positive le revisioni anche per l'inflazione italiana, rivista al +3,3% al dicembre 2023 su base annuale rispetto al 12,2% di fine 2022.
Per la crescita globale, invece, Moody's è meno ottimista e stima un +2,0% nel 2023 dal 2,7% del 2022, per poi migliorare al 2,4% nel 2024.