Investing.com - Ad un anno dal ritorno in borsa, Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) scatta in rally e guadagna oltre l’8% con le azioni che tornano 1,5 euro. Il titolo era stato riammesso alle contrattazioni il 25 ottobre dello scorso anno a 4,1 euro per poi toccare un picco temporaneo di 5,3, con una capitalizzazione di 5,1 miliardi.
Secondo il Corriere della Sera, in questi 12 mesi lo stato italiano ha perso con questa operazione circa 3,6 miliardi di euro, quale risultato della minusvalenza dell’attuale capitalizzazione che è scesa a 1,4. Il Tesoro possiede il 68,247% del capitale.
Il rialzo dello spread di queste settimane pone Mps in forte rischio, in quanto la banca possiede 21,6 miliardi di titoli di stato, verso i quali aveva aumentato l’esposizione per più di 18%, secondo quanto scrive Equita Sim in un suo rapporto.
Nel frattempo, i vertici di Mps starebbero sondando gli investitori per valutare le reazioni del mercato di un’emissione di bond subordinato, secondo quanto scrive il Financial Times. A tal fine, seconfo FT, Jp Morgan avrebbe organizzato un incontro a Londra tra i manager dell’istituto e rappresentanti degli hedge fund e di altri investitori.
L’emissione del bond potrebbe essere una scelta obbligata dalle autorità europee in caso di necessità, ma si tratta di un’operazione rischiosa a causa dei costi proibitivi nell’attuale contesto di mercato. L’operazione prevederebbe l’emissione di bond subordinato Tier2 per un totale di circa 200 milioni di euro.
Intanto i vertici Mps procedono con l’operazione di cessione di 2,4 miliardi di euro di non performing loan. La scorsa settimana sono arrivate le offerte non vincolanti per il progetto (denominato “Merlino”) e in lizza per arrivare a quelle vincolanti ci sarebbero Banca Ifis, Hoist, Cerberus, Mb Credit Solutions e Kruk.