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Nexi, accordo con Alpha Bank per pagamenti digitali, investirà oltre 100 million in Grecia

Pubblicato 04.07.2022, 16:36
Aggiornato 04.07.2022, 16:46
© Reuters. Il logo Nexi presso la sede del gruppo a Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Nexi (BIT:NEXII) e Alpha Bank hanno perfezionato una joint venture che dà vita a Nexi Payments Greece, nuova società per la gestione dei pagamenti digitali sul mercato ellenico.

Lo dice un comunicato congiunto, precisando che il closing dell'operazione è datato 30 giugno, quando l'istituto di credito greco ha scorporato il proprio ramo merchant acquiring mediante spin-off a favore di una nuova entità che ha ottenuto la licenza ad operare come payment institution.

Nella nuova società Nexi detiene una partecipazione del 51% mentre, grazie alla stipula tra le parti di un accordo di lungo termine relativo a marketing e distribuzione, Alpha Bank rimane impegnata nel settore dei pagamenti e sarà il distributore esclusivo di prodotti e servizi attraverso la sua rete di filiali presenti in tutta la Grecia, spiega il comunicato.

"Nexi consoliderà la nuova società, che si prevede apporterà al Gruppo Nexi oltre 196.000 POS e 12 miliardi di euro di volumi. Si prevede inoltre che Nexi Payments Greece genererà circa 94 milioni di euro di ricavi nel 20221, su base pro-forma e pre-sinergie. Nexi finanzierà l'operazione interamente tramite risorse disponibili" precisa la nota.

Nell'arco dei prossimi 5 anni dice l'AD del gruppo italiano Paolo Bertoluzzo, Nexi investirà in Grecia oltre 100 milioni di euro e assumerà 100 talenti che lavoreranno alla nuova generazione di open platform.

Per il testo integrale del comunicato diffuso dalla società i clienti Reuters possono cliccare su

(Alessia Pé, editing Andrea Mandalà)

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Titolo che per coerenza dovrebbe quotare non sotto i 12, ma la speculazione criminale finanziaria stà facendo di tutto per spennare il parco buoi. Per esempio i titoli del settore auto, in profondissima crisi da almeno un anno e non si vedono prospettive positivi per il futuro, è bersagliato meno che non il settore finanziario.
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