di Giulio Piovaccari
MILANO (Reuters) - La "via maestra" per Nexi è quella della quotazione in Borsa, secondo il direttore finanziario della società Bernardo Mingrone, anche se l'orizzonte di un'eventuale Ipo non è immediato.
Nexi, l'ex Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, ha annunciato oggi il via libera di Bankitalia e Bce alla riorganizzazione del gruppo, con la separazione tra l'attività principale, quella legata al mondo dei pagamenti (Nexi, che tra l'altro controlla CartaSi), e quelle di banca depositaria (che a breve verrà ridenominata).
Le due nuove entità saranno completamente indipendenti tra loro condividendo solo l'azionariato attuale, composto dai tre fondi Bain Capital, Advent International e Clessidra.
In un'intervista a Reuters, Mingrone ha spiegato che gli azionisti "sono di lungo termine ma non all'infinito; non hanno particolare fretta di uscire e hanno parecchia lungimiranza nelle loro strategie d'investimento, ma gli sponsor hanno investito a fine 2015 ed è quindi verosimile che nei prossimi anni usciranno sia da una società sia dall'altra".
"L'uscita più probabile dall'investimento in Nexi sarà un Ipo vista la probabile dimensione dell'asset, credo che sia quella la via maestra, anche se in questo momento in Europa ci sono parecchie operazioni di M&A nel settore, quindi nulla si può escludere" afferma Mingrone.
DEBITO
Contestualmente al via libera alla riorganizzazione societaria, Nexi ha comunicato anche un'operazione di rifinanziamento che, secondo Mingrone, dovrebbe permettere di dimezzare il costo del debito.
La società ha annunciato nuove obbligazioni senior secured per complessivi 2,6 miliardi di euro, per il lancio delle quali si terrà tra oggi e venerdì un roadshow su diverse piazze europee.
L'emissione sarà in tre tranche, una a tasso fisso con scadenza 5 anni lunga (call dopo un anno e mezzo) e una a tasso variabile a 5 anni (call dopo un anno) per un totale di 2,2 miliardi; ad esse si aggiunge una tranche via private placement a 6 anni da 400 milioni, spiega il direttore finanziario.
La nuova emissione è finalizzata al rimborso integrale di obbligazioni in circolazione per 2,3 miliardi.
"Attualmente il costo medio ponderato del nostro debito è dell'8%, un livello altissimo, il nostro obiettivo con la nuova emissione è di dimezzarlo" afferma Mingrone.
La nuova emissione è gestita da BofA Merrill Lynch, Goldman Sachs, Ubs e Banca Imi, affiancate da Akros, Citi, Deutsche Bank (DE:DBKGn), Hsbc, JP Morgan, Mediobanca (MI:MDBI), MPS (MI:BMPS), Ubi Banca (MI:UBI) e UniCredit (MI:CRDI).
Nexi ha attualmente rating 'B1' per Moody's, 'B+' per S&P e 'BB-' per Fitch.