Gli analisti di UBS hanno aumentato il loro obiettivo di prezzo per le azioni Nvidia (NVDA) a 1.100 dollari dai precedenti 800 dollari, indicando che Nvidia è "l'unica azienda di semiconduttori in grado di creare il proprio mercato".
"Dopo l'introduzione del prodotto Blackwell e la partecipazione a diverse sessioni della GPU Technology Conference, siamo convinti che Nvidia sia sull'orlo di una nuova impennata della domanda da parte di aziende internazionali e governi nazionali", hanno dichiarato gli analisti.
Gli analisti propongono che ogni paese, in particolare quelli del Medio Oriente (con particolare attenzione agli Emirati Arabi Uniti e all'Arabia Saudita), oltre a Svezia, Giappone, Corea del Sud e Malesia, come menzionato nella presentazione di Nvidia, potrebbe generare una domanda paragonabile a quella di un importante fornitore di servizi cloud negli Stati Uniti.
Inoltre, anche le iniziative sostanziali in altre aree come Singapore, Svizzera, Francia e altre sono di notevole importanza.
UBS prevede ora un robusto anno di crescita per Nvidia nel 2025, con un fatturato previsto di 150 miliardi di dollari, pari a un aumento di circa il 30%, che porta a proiezioni di fatturato più elevate e a un obiettivo di prezzo elevato.
Il lancio di nuovi modelli di intelligenza artificiale (NIM) pronti all'uso e preconfigurati, insieme al prodotto Blackwell, dovrebbe migliorare ulteriormente la distribuzione delle soluzioni di intelligenza artificiale di Nvidia per l'uso di software aziendali", hanno osservato gli analisti.
"Questa strategia stabilisce una piattaforma di distribuzione centrale simile a un negozio di applicazioni digitali. Considerando l'ampia gamma di aziende che possono concedere in licenza il software AI Enterprise di Nvidia a un prezzo di 4.500 dollari per GPU all'anno, il potenziale di generazione di ricavi è notevole".
L'ampliamento della gamma di prodotti Blackwell di Nvidia, che comprende le schede B100 e i sistemi GB200 NVL72, indica un promettente aumento del potenziale di guadagno fino al 2025.
Nonostante le persistenti preoccupazioni per i problemi della catena di approvvigionamento e i dubbi sul superamento delle previsioni di fatturato nel terzo trimestre fiscale, gli analisti di UBS considerano eventuali ribassi a breve termine del mercato azionario come interessanti opportunità di investimento, "considerando le prospettive future che prevediamo".
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