Di Mauro Speranza
Investing.com – Intesa Sanpaolo (MI:ISP) conferma le date e le modalità della procedura di sell-out relativa all’offerta verso Ubi Banca (MI:UBI) che avrà inizio il prossimo lunedì 24 agosto.
Secondo quanto comunicato dalla banca torinese, il periodo di presentazione delle richieste di vendita inizierà lunedì alle ore 8,30, ora italiana, per terminare alle ore 17.30 di venerdì 11 settembre, salvo eventuali proroghe.
Intesa Sanpaolo ufficializza, così, quando finora comunicato al mercato tramite alcune informazioni destinate ai titolari di azioni residue situati negli Stati Uniti.
Il prezzo dell’opa e il delisting di Ubi Banca
Come già noto, il prezzo dell’opa residuale sarà lo stesso di quello dell’opas, ovvero 1,7 azioni Intesa Sanpaolo per ogni Ubi, a cui si aggiunge un corrispettivo cash di 0,57 euro, oppure un ammontare cash di 3,539.
Il pagamento di quanto corrisponderà agli azionisti che ne faranno richiesta verrà effettuato il quarto giorno di borsa apertura successivo alla chiusura del periodo, ovvero il 17 settembre. Nel caso del pagamento in contanti, il pagamento avverrà il decimo giorno di borsa aperta successivo alla data di pagamento del corrispettivo, cioè il primo di ottobre.
Il delisting delle azioni ordinarie di Ubi Banca avverrà a decorrere dal giorno di borsa aperto successivamente a quello di pagamento del corrispettivo dell’obbligo di acquisto, ovvero il 18 settembre.
Qualora a seguito dell’esecuzione della procedura di adempimento dell’obbligo di acquisto, Intesa Sanpaolo “venga a detenere una partecipazione complessiva superiore o pari al 95% del capitale sociale di UBI Banca”, questa “eserciterà il diritto di acquisto nei confronti degli azionisti di UBI Banca che ne facciano richiesta, mediante apposita procedura congiunta che sarà concordata con CONSOB e Borsa Italiana (la "Procedura Congiunta")”, sottolineano la nota.
I titolari di azioni ordinarie Ubi Banca che non abbiano richiesto a Intesa Sanpaolo di acquistare le quelle residue, “saranno titolari di strumenti finanziari non negoziati in alcun mercato regolamentato, con conseguente difficoltà di liquidare il proprio investimento”, spiegano da Intesa Sanpaolo.