Di Alessandro Albano
Investing.com - A Milano prende il via la tradizionale stagione dei dividendi, con importanti blue chip che staccheranno acconti e cedole nell'ultimo trimestre dell'anno.
Ad inaugurare tornata autunnale è Eni (MI:ENI) che oggi stacca l'acconto sul dividendo 2022 relativo all'esercizio 2021, pari a 0,43 per azione. Ricaduta fisiologica per il titolo in Borsa.
Anche il gruppo italofrancese STMicroelectronics (MI:STM) remunererà gli azionisti con la seconda tranche (0,06 per azione) della cedola relativa all'esercizio 2020. La terza e quarta tranche sono attese rispettivamente il 13 dicembre e il 21 marzo 2022, sempre con lo stesso importo.
Banche
Tra ottobre e novembre i grandi attesi alla prova delle cedole sono gli istituti di credito, dopo che la Bce ha tolto lo stop ai dividendi messo in campo per aumentare le riserve delle banche durante la crisi pandemica.
Il prossimo 18 ottobre, Banca Mediolanum (MI:BMED) distribuirà 0,7533 euro per azione in merito alla seconda tranche dell'esercizio 2020, mentre Generali (MI:GASI) staccherà la seconda tranche per il 2020 da 0,46 euro pa.
A novembre (il 22) sarà poi il turno di Mediobanca (MI:MDBI) e Fineco (MI:FBK). Piazzetta Cuccia distribuirà un dividendo ordinario 2021 di 0,66 euro per azione, mentre la seconda staccherà una cedola per gli esercizi 2019 e 2020 di euro 0,53.
Intesa (MI:ISP) Sanpaolo
Attenzione soprattutto a Ca' de Sass, che ha convocato l’assemblea ordinaria degli azionisti per il prossimo 14 ottobre. All’ordine del giorno ci sarà la distribuzione di parte della riserva straordinaria a valere sui risultati 2020 pari a 1,93 miliardi (9,96 centesimi per azione), con data di stacco il prossimo 18 ottobre.
In occasione della semestrale, la banca piemontese ha affermato che oltre ai 694 milioni di dividendi cash distribuiti nel maggio scorso, a valere sulle riserve 2020 ci saranno cedole pari al 75% dei 3,505 miliardi di utile netto adjusted con stacco cedole il 18 ottobre e record date il giorno seguente.
Sui conti 2021, la banca di Carlo Messina ha definito un acconto cash da 1,4 miliardi di euro (7,21 cent per azione) e procederà a deliberarlo il 3 novembre prossimo, in occasione dell’approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre. La cedola 2021, aveva precisato Intesa, verrà pagata “alla prima data utile successiva alla deliberazione del cda”, ossia il 24 novembre 2021 con stacco cedole il 22 novembre e record date il giorno successivo.