MILANO (Reuters) - L'ex manager Eni (MI:ENI) Vincenzo Armanna sarebbe stato avvicinato da alcuni dirigenti del gruppo petrolifero italiano per convincerlo a ritrattare alcune sue dichiarazioni relative a presunte tangenti in Nigeria a favore di alcuni manager della società italiana.
E' quanto ha dichiarato il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale nel corso dell'udienza al Tribunale di Milano nell'ambito del processo sulle presunte tangenti Eni e Shell.
"Siamo venuti a conoscenza che Eni, attraverso suoi dirigenti, avrebbe messo in atto attività di condizionamento avvicinando l'imputato Armanna per convicerlo a ritrattare alcune dichiarazioni", ha detto in aula De Pasquale.
Le dichiarazioni del Pm sono legate alla sua richiesta di non rinviare l'interrogatorio di Armanna - che è accusatore ma anche coimputato nel processo - previsto oggi, in quanto i verbali sono stati già messi a disposizione delle parti.
Il rinvio è stato chiesto dalla difesa.
Eni ha sempre respinto ogni accusa.
(Emilio Parodi)