Renault (EPA:RENA) si sta preparando a rendere pubblica la sua divisione veicoli elettrici (EV), Ampere, nella prima metà del 2024. Questa mossa strategica sta attirando l'attenzione degli investitori di colossi automobilistici come Ford e General Motors (NYSE:GM). L'obiettivo della casa automobilistica francese è quello di ridurre i costi di produzione dei veicoli elettrici del 40%, concentrandosi sui risparmi relativi a batterie e propulsori, con l'obiettivo di raggiungere un margine di profitto operativo in pareggio entro il 2025.
Mercoledì scorso, Renault ha annunciato l'intenzione di procedere all'offerta pubblica iniziale (IPO) di Ampere. L'approccio dell'azienda alla riduzione dei costi è essenziale per navigare in un mercato competitivo come quello dei veicoli elettrici. Gli analisti seguono con attenzione i piani di Renault, poiché il successo di questa IPO potrebbe costituire un precedente per il settore. Tuttavia, non tutti sono convinti della necessità di questa mossa; gli analisti di Bernstein hanno sollevato dubbi sull'importanza dell'IPO.
Ad oggi, le azioni Renault sono scambiate a un modesto valore di 2,7 volte gli utili previsti per il 2024, il che riflette le preoccupazioni degli investitori sulle prospettive di crescita e redditività dell'azienda. In netto contrasto, altri operatori nel settore dei veicoli elettrici, come Tesla (NASDAQ:TSLA) e BYD, offrono multipli di guadagno molto più elevati.
La redditività di Ampere è prevista più avanti nel decennio, ma il suo valore potenziale è già oggetto di discussione. Facendo un confronto con Polestar (NASDAQ:PSNY) Automotive, che ha una valutazione di 6 miliardi di dollari e vendite annuali di 60.000 unità, Ampere potrebbe valere molto di più. Considerando le vendite annuali di Renault, pari a 250.000 veicoli elettrici a batteria, alcune stime suggeriscono che Ampere potrebbe raggiungere una valutazione di 25 miliardi di dollari, più del doppio dell'attuale valore di mercato di Renault. Questa proiezione rafforza l'argomentazione a favore dell'IPO.
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